SpathaCrux per il rally umanitario, buona la prima

21 marzo 2016 | 18:46
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SpathaCrux per il rally umanitario, buona la prima
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SpathaCrux per il rally umanitario, buona la prima
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SpathaCrux per il rally umanitario, buona la prima
SpathaCrux per il rally umanitario, buona la prima

Più di 80 giovani, per la maggior parte studenti universitari, hanno partecipato all’evento Osc presenta: Checkpoint Africa is back. L’apericena di beneficenza a sostegno del progetto Checkpoint Africa è stato organizzato dall’Opera SpathaCrux onlus al bar ristorante College House di Firenze.

Il rally umanitario non competitivo ogni anno, dal 1997, parte da Parigi per arrivare a Marrakesh per portare beni di prima necessità, materiali scolastici e medicinali ai bambini del Nord Africa. Alla serata, in cui sono stati raccolti quasi 500 euro che saranno totalmente dedicati al progetto, è intervenuto Pietro Facchini, segretario dell’Opera SpathaCrux onlus, che ha descritto l’iniziativa nel dettaglio anche grazie ad alcuni documentari delle passate edizioni del 4L Trophy .

“I fondi raccolti stasera – ha detto Facchini – e le altre risorse che riusciremo a trovare saranno direttamente impiegati allo sviluppo del progetto Checkpoint Africa muovendo i primi passi dall’acquisizione della macchina e poi alle risorse umanitarie e ai costi di iscrizione al rally”.

Valerio Martinelli, presidente dell’associazione e studente della Scuola di Politiche (SdP) fondata da Enrico Letta, prendendo poi la parola come da programma, ha sottolineato l’importanza del progetto Checkpoint Africa e del Trophy nell’attuale Europeo ed internazionale e ha invitato tutti i presenti a informarsi insieme e a prendere parte, secondo le proprie possibilità, a questa bella iniziativa.

“Il progetto Checkpoint Africa – ha detto Martinelli – è dunque utile ed efficace in due direzioni: in primo luogo va ad intervenire in zone difficili dove la povertà e la difficoltà sono realtà di tutti i giorni portando risorse ai più giovani, e in secondo luogo permette a tanti studenti universitari europei di mandare un forte segnale di coesione e solidarietà: anche i giovani, gli studenti – e ha concluso – possono fare del bene e insieme, specialmente come europei, possono farlo meglio e in modo più efficace”.

Gli organizzatori quindi, più che soddisfatti per la riuscita della prima serata di beneficenza organizzata, intendono continuare su questa strada per riuscire a raccogliere i fondi necessari per il rally umanitario e dare una certa continuità alla partecipazione di giovani studenti toscani all’iniziativa.