
Negli ultimi anni aveva ricoperto il ruolo di difensore civico, aiutando e rappresentando le istanze dei cittadini nei rapporti con enti e servizi. Il tutto in modo volontario e gratuito, anche dopo che il decreto Monti aveva abolito la figura del difensore civico comunale. Per lui era comunque una missione, portata avanti con dedizione, umiltà e con la consueta cortesia. E’ così che probabilmente tutti ricorderanno il samminiatese Mauro Scali.
La notizia della sua morte, avvenuta dopo una malattia peggiorata dallo scorso dicembre, si è diffusa nel primo pomeriggio di oggi 21 marzo. Settantenne, residente in via del Piano a San Miniato Basso e diplomato geometra, Scali era stato dipendente del comune di San Miniato dove aveva lavorato all’ufficio tecnico e all’ufficio tributi, svolgendo il ruolo di difensore civico fino al dicembre scorso, portando avanti il proprio impegno in favore dei cittadini anche dopo il 2012 quando la legge aveva definitivamente abolito questa figura. Conosciutissimo e stimato da tutti, è stato per tanti anni attivo alla Casa Culturale, dove è stato anche consigliere e alla Misericordia, nonché nelle file della filarmonica Del Bravo de La Scala, dove rivestiva attualmente il ruolo di vicepresidente dopo esserne stato presidente per 15 anni. Attivo anche in politica, era membro dell’assemblea comunale del Pd e membro attivo del centro “Torello Pierazzi”.
Tanta commozione nelle parole del difensore civico regionale Lucia Franchini, che ricorda Mauro Scali come “una bella persona e un bravo collega”. “Ci eravamo visti a dicembre – ricorda – per la riunione annuale dei difensori civicinella quale Scali portò un proprio intervento. Lui non mancava mai, e continuava a svolgere il suo servizio gratuitamente per il piacere che aveva nell’aiutare i cittadini. Abbiamo di lui un ricordo caro proprio per questa dedizione verso gli altri e per la grande modestia. Io lo avevo anche un po’ rimporverato per la scelta di lavorare gratuitamente, dicendogli che così si rischiava di sminuire il valore del nostro lavoro; per i cittadini di San Miniato, però, il fatto stesso di trovarlo lì al suo posto e sapere di poterci parlare rappresentava già di per sé un aiuto. Credo che a San Miniato mancherà molto”.
Il sindaco Vittorio Gabbanini si definisce “profondamente addolorato” per la scomparsa di Scali, considerato come una vera e propria “memoria storica del comune”. Il primo cittadino ha appreso della notizia nel primo pomeriggio. “Con Mauro se ne va un pezzo della storia della pubblica amministrazione della nostra città e un grande amico che porterò sempre nel cuore – afferma il sindaco -. Mi ricordo quando nel settembre 2012 fu prevista dalla legge la soppressione della figura del difensore civico, Mauro venne da me e si offrì di continuare a farlo a titolo gratuito e senza spese per il Comune, perché pensava che i cittadini avessero diritto ad avere garantita una figura che potesse aiutarli, soprattutto se coinvolti in problemi burocratici. L’idea mi piacque molto e lo appoggiai”.
Da allora, ogni martedì e giovedì, al primo piano del palazzo comunale, c’era un ufficio destinato alla sua attività di consulenza.
“Fino all’inizio della malattia ha prestato questo prezioso servizio – dichiara ancora il sindaco – una forma di volontariato a favore di tutti coloro che ne avevano bisogno. Quello che Mauro ci lascia è un senso civico spiccato, che andava ben al di là del semplice lavoro d’ufficio perché in grado di risolvere problemi con una vicinanza umana davvero non comune”. “Grazie Mauro – conclude Gabbanini rivolgensoi a Scali – perché sei stato e sarai un esempio per tutti noi e il comune di San Miniato è orgoglioso di averti conosciuto e aver avuto il piacere di poter collaborare con una persona come te”.
Il funerale sarà celebrato domani alle 15,30 nella chiesa della Trasfigurazione a San Miniato Basso. La camera ardente è stata allestita nei locali della Misericordia. (g.p.)