Montopoli e Stibbio in marcia alla Festa dell’Angelo – Foto

21 marzo 2016 | 19:24
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Montopoli e Stibbio in marcia alla Festa dell’Angelo – Foto
Montopoli e Stibbio in marcia alla Festa dell’Angelo – Foto
Montopoli e Stibbio in marcia alla Festa dell’Angelo – Foto
Montopoli e Stibbio in marcia alla Festa dell’Angelo – Foto
Montopoli e Stibbio in marcia alla Festa dell’Angelo – Foto
Montopoli e Stibbio in marcia alla Festa dell’Angelo – Foto

Una tradizione antichissima, che affonda le sue radici in un passato di fede e di amicizia contro antiche e sopite rivalità. Una tradizione che di anno in anno unisce due comunità per un rito che si ripete da oltre 300 anni, senza interruzioni. E’ la cosiddetta Festa degli Angeli che ogni anno, tra la domenica delle palme e il lunedì di Pasqua, anima le comunità di Montopoli e Stibbio trovando un punto d’incontro solenne nella cornice del santuario di San Romano.

L’immagine più nota della festa sono proprio i celebri “angeli”, i bambini vestiti da angioletto che il lunedì di Pasqua vengono portati in processione a bordo di piccoli carretti. La festa, però, si compone in realtà di due momenti: una prima processione, la domenica della palme, da Stibbio a Montopoli, seguita poi il lunedì dell’Angelo da una seconda processione in senso inverso, da Montopoli a Stibbio, da dove le due comunità compiono un ultimo percorso fianco a fianco fino al convento di San Romano, portando in sfilata i celebri angioletti. Nella giornata di ieri, quindi, si è svolta la prima parte del rito, con la processione solenne (nelle foto) che dalla frazione sanminiatese ha raggiunto la chiesa di Montopoli guidata da don Matteo.
Tuttavia, non tutti forse sanno che le origini della festa si perdono nel tempo. Secondo gli appunti don Brunero Brachini, già sacerdote della parrocchia stibbiese, le origini sarebbero da ricercare nel Seicento, quando a seguito del concilio di Trento si diffondono nelle varie parrocchie le confraternite di laici. In quel periodo, a Stibbio e a Montopoli sarebbero sorte non a caso due confraternite “gemelle”, entrambe intitolate al Santissimo Crocifisso: la prima caratterizzata dal colore rosso, la seconda dai colori bianco-azzurri, pensate come segno di amicizia contro la rivalità storica tra i due paesi, ereditata probabilmente dai frequenti scontri che nel Medioevo avevano contrapposto i due castelli tra la Val di Chiecina e la Valdegola. Da qui sarebbe nata la tradizione della doppia processione tra i due borghi.
Il coinvolgimento di San Romano, invece, sarebbe successivo. Secondo don Brunero le ragioni andrebbero cercate nel 1752, quando a seguito di una grave pestilenza Montopoli e Stibbio fecero voto di andare al santuario della madonna di San Romano in segno di ringraziamento. E’ così che ancora oggi, ogni lunedì dell’Angelo, la confraternita di Montopoli si mette in marcia di primo mattino alla volta del castello di Stibbio; da qui, dopo una ricca colazione con i ‘cugini’ ed ex rivali stibbiesi, le due confraternite raggiungono il santuario di San Romano portando in processione i celebri angioletti.
Una tradizione che ogni anno richiama fedeli e curiosi da tutto il comprensorio. Tante persone che attendono il passaggio della processione lungo le strade, per poi accodarsi e raggiungere tutti insieme il convento di San Romano. Una festa di fede che affonda le sue radici in una Toscana autentica, fatta di rivalità ma anche di amicizia e voglia di ritrovarsi, tramandando una festa che continua ad attraversare i secoli.
A portare avanti la tradizione è oggi la dedizione delle due confraternite, insieme all’impegno dei due sacerdoti, il pievano don Matteo Puthenpurakal di Montopoli e don Giovanni Fiaschi dell’unità pastorale di Stibbio e Ponte a Egola. Per Stibbio la compagnia è composta da Domenico Del Prete, Luca e Michele Fiaschi, Mauro Taddei, Domenico Abruzzo, Renzo Bracaloni, Manuel Bracaloni, Antonio Bassi, Daniele Bianchi, Francesco Grasso (sacrestano) e don Giovanni Fiaschi e Umberto, Edoardo, Gabriele e Nicola Giacomelli. Per Montopoli, invece, i componenti sono Fabrizio Balducci, Andrea Benvenuti, Paolo Brotini, Nicolò Dilluvio, Romano Famè, Francesco Fiumalbi, Generoso Gambale, Gianfranco Geri, Franco Giunti, Patrizio Pacini, Adriano Palai, Paolo Panchetti, Elio Picariello, Alberto Rossi, Giustina Segamiglia, Sandro Spalletti e Paolo Tuccini.