
L’ultima bocciatura è arrivata una settimana fa, lunedì 14 marzo, nel consiglio comunale di Santa Croce. Prima era stato il turno di Castelfranco, il 9 marzo e di San Miniato il 10. Sono le date delle sedute di consiglio nelle quali arrivava in discussione la mozione, presentata in forma congiunta dai gruppi Cinque Stelle dei tre Comuni, per chiedere l’attivazione di un servizio h24 contro le maleodoranze.
La proposta, in pratica, chiedeva ai comuni di stipulare una convenzione con Arpat per l’istituzione di un numero di telefono attivo 24 ore su 24, nonché un protocollo d’intesa finalizzato al pronto intervento. Una proposta che è stata respinta nei tre consigli comunali dalle rispettive maggioranze Pd, con una serie di posizioni che i Cinque Stelle definiscono “solo un collage di scuse”.
“La nostra richiesta – ricordano – prevedeva semplicemente di ampliare, a tutto l’arco della giornata, l’attuale
servizio giornaliero attivo per le ore di ufficio di Arpat per le segnalazioni dei cittadini. Le accezioni alla proposta mosse dai vari consiglieri di maggioranza sono state molteplici: il servizio va bene così, le maleodoranze sono poche per giustificare il servizio, oppure ci sono i numeri del pronto intervento per le emergenze da poter contattare. Tante risposte, molte veramente assurde e comunque tutte discutibili. In conclusione rimane una certezza: di giorno Arpat risponderà alle segnalazioni, mentre
di notte o nel fine settimana il cittadino dovrà rivolgersi agli amministratori locali, alle forze di
polizia, di pubblica sicurezza, di pronto intervento come vigili o protezione civile”.
Da qui la domanda del movimento Cinque Stella: “A questo punto – concludono – è legittimo chiedersi se trovare una soluzione al problema delle maleodoranze sia un obiettivo comune a tutti. Il puzzo, infatti, è sinonimo del comprensorio del Cuoio da tantissimo tempo, anni in cui si sono succedute una dopo l’altra tante amministrazioni di centro sinistra. Sarà per le difficoltà del caso, sarà per una certa incapacità intrinseca delle stesse amministrazioni, ma a quanto pare il lungo percorso intrapreso non ha ancora visto la fine e le maleodoranze non sono mai cessate”.