Rivoluzione autobus, corse riservate per S.Miniato

18 marzo 2016 | 17:36
Share0
Rivoluzione autobus, corse riservate per S.Miniato

La novità principale riguarderà il territorio comunale di San Miniato. Entro i confini della città della Rocca, infatti, nascerà un piccolo sistema di trasporto pubblico urbano che permetterà di viaggiare tra una località e l’altra del comune con un solo biglietto orario. Nel resto del comprensorio, invece, le tratte meno frequentate diranno addio ai vecchi pullman per lasciare il posto a minibus o veicoli a chiamata, intensificando i collegamenti verso le stazioni ferroviarie.

Sono queste le linee guida del comprensorio per il futuro del trasporto pubblico locale destinato alla cosiddetta ‘utenza debole’, quella composta dalle tratte ‘secondarie’ che sono state escluse dal ‘lotto unico’ finanziato dalla regione.

Che cos’è il trasporto ‘debole’
Una distinzione decretata già dal 2010, alla luce dei tagli a livello nazionale sul trasporto pubblico locale, in base ai quali la regione Toscana decise di stabilire una demarcazione tra le tratte ‘forti’ e quelle considerate, al contrario, poco redditizie. Le prime, tra le quali rientrano anche tutte le tratte scolastiche, sono state inserite nel ‘lotto unico’, finanziato interamente dalla Regione, che al momento ha visto prevalere i francesi di Ratp. Le seconde, invece, caratterizzate da un basso livello di utenza, sono state demandate ai comuni, prevedendo per le amministrazioni la possibilità di associarsi tra loro per presentare un proprio bando di gestione. Il tutto con la possibilità, ovviamente, di procedere anche ad una riorganizzazione del servizio, in modo da renderlo più sostenibile a livello di bilancio ma evitando, al contempo, di lasciare completamente a piedi zone o frazioni più periferiche.

Cosa succede nel comprensorio
Ed è questa la partita alla quale stanno lavorando in forma associata le 5 amministrazioni del Cuoio: San Miniato, Fucecchio, Santa Croce, Castelfranco e Montopoli, alle prese con la preparazione del bando per la copertura del ‘lotto debole’, a sostegno del quale ciascun comune stanzierà le stesse risorse erogate annualmente anche col vecchio sistema di trasporto locale. In questo giorni, infatti, i vari consigli comunali, sono alle prese con l’approvazione dei rispettivi stanziamenti. Escluso per il momento il comune di Santa Maria a Monte, dove per i primi 2 anni tutte le corse che attraversano il comune rientreranno comunque nel ‘lotto unico’ della regione; dopo 24 mesi, invece, alcune tratte saranno assorbite all’interno del ‘lotto debole’.

Come cambierà il servizio
“L’obiettivo principale del bando, sarà quello di ripensare le tratte minori in una logica di maggiore flessibilità, di orario e di tragitto, nonché nel tipo di veicolo utilizzato”, spiega l’ingegnere Massimo Ferrini che sta curando la stesura del progetto per conto dei comuni. “E’ chiaro – prosegue – che i pullman da 50 posti sono molto dispendiosi, soprattutto in rapporto a tratte scarsamente utilizzate, specie al di fuori degli orari di punta. L’idea, quindi, è quella di andare verso l’utilizzo di veicoli più piccoli, in modo da tenere in piedi la sostenibilità del servizio abbattendo i costi di esercizio”. L’altro obiettivo del bando, però, sarà anche quello di potenziare l’adduzione verso le stazioni ferroviarie e il collegamento tra le frazioni. Il tutto integrato ovviamente con le fermate e i percorsi del ‘lotto unico’. “La filosofia dalla regione – sottolinea Ferrini – è quella di garantire con uno stesso titolo di viaggio la possibilità di muoversi su tutti i mezzi pubblici della Toscana”.

‘San Miniato città’: nasce il sistema urbano
In tutto questo, però, San Miniato giocherà anche una partita a sé, con la creazione di un piccolo sistema di trasporto urbano, sull’esempio di quanto avviene già in comuni come San Gimignano, Chiusi e Montepulciano. “E’ una richiesta che San Miniato aveva avanzato già alcuni anni fa – spiega Ferrini – e che è stata realizzata solo in parte per quanto riguarda il collegamento tra la stazione e il centro storico. Il grosso del progetto, però, era rimasto finora in stand-by, ed è stato quindi inserito all’interno del bando per il ‘lotto debole’. L’idea è quella di creare un sistema di trasporto comunale che metta in collegamento quotidiano le varie località del territorio, garantendo con un solo biglietto orario la possibilità di muoversi tra le singole frazioni del comune e tra queste ultime e il capoluogo”. Un progetto illustrato anche nell’ultimo consiglio comunale di San Miniato dall’assessore ai lavori pubblici Manola Guazzini. Progetto per il quale il comune della Rocca comparteciperà al bando con 160mila euro, ben al di sopra, ad esempio, dei 28mila stanziati dalla vicina Montopoli.

Come funziona il bando
Per l’aggiudicazione del servizio il criterio sarà quello dell’offerta più vantaggiosa, partendo da una base d’asta di 600mila euro, alla quale è prevista, però, l’aggiunta di un bonus di 15 centesimi a chilometro per l’eventuale rinnovo del parco mezzi. “Ciascun comune – spiega Ferrini – compartecipa al bando in base alla cifra stanziata abitualmente ogni anno con il vecchio sistema. Tuttavia, mentre prima le risorse finivano tutte in un grande calderone, adesso andranno a sostenere esclusivamente il ‘lotto debole’, di cui i comuni saranno loro stessi gli artefici”. Ancora da decidere la durata del bando, anche se l’indicazione è quella di un contratto di 5 anni rinnovabile per altri 2. “Ad ogni modo – aggiunge l’ingegner Ferrini – non creeremo dei servizi ingessati e intoccabili: all’interno delle regole del bando il servizio dovrà essere governato nel tempo”.

L’incertezza sui tempi
La grande incognita è legata piuttosto alla tempistica. La partenza del ‘lotto debole’, infatti, dovrà avvenire di pari passo con l’avvio del ‘lotto unico’. Tuttavia, il ricorso annunciato dal consorzio Mobit contro i colleghi transalpini di Ratp, rischia di ritardare (e non poco) l’avvio del nuovo sistema.