Conad punta su Montopoli. Progetto presentato a Firenze

16 marzo 2016 | 12:09
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Conad punta su Montopoli. Progetto presentato a Firenze
Conad punta su Montopoli. Progetto presentato a Firenze
Conad punta su Montopoli. Progetto presentato a Firenze
Conad punta su Montopoli. Progetto presentato a Firenze
Conad punta su Montopoli. Progetto presentato a Firenze
Conad punta su Montopoli. Progetto presentato a Firenze

Nelle intenzioni di Conad del Tirreno ci sono tempi precisi e puntuali. Un progetto in tre fasi, da qui al 2020, destinato a ingrandire e trasformare il magazzino nella zona industriale di Fontanelle, facendone il più grande e più avanzato polo logistico del centro Italia. Un investimento all’insegna dell’efficienza, della tecnologia e della sostenibilità ambientale e occupazionale.

Sono queste secondo Conad del Tirreno le parole chiave del progetto, presentato oggi 16 marzo a Firenze, dall’amministratore delegato Ugo Baldi, dal direttore logistica Paolo Vadalà e dal presidente Valter Geri. Presenti all’appuntamento anche il sindaco di Montopoli Giovanni Capecchi e Guido Ivaldi, direttore per l’Italia della Logistics Sistems jungheinrich, l’azienda che cura la realizzazione del nuovo volume tecnico, interamente meccanizzato e robotizzato, che sta sorgendo a fianco dell’attuale magazzino. Un intervento che rappresenta in realtà solo il primo passo di un piano complessivo: “Un piano che darà una risposta anche in termini ambientali e di sostenibilità – ha detto l’amministratore delegato Baldi -, perché abbiamo capito, anche grazie all’apporto del sindaco Capecchi, che era giunta l’ora di dare una sistemazione vera a tutta l’area”

La fase 1
Il progetto, illustrato dal direttore logistica Paolo Vadalà si compone di 3 fasi. La prima, l’unica al momento già autorizzata dal comune, prevede la costruzione sul fianco sinistro del magazzino di una struttura di smistamento merci interamente domotizzata, che ospiterà giganteschi robot in grado di smistare le merci in arrivo senza bisogno della presenza dell’uomo. L’immobile occuperà una superficie di 1500 metri quadri e raggiungerà un’altezza di oltre 25, assumendo l’aspetto di due grandi “torri” che smisteranno le merci in verticale. Il tutto completamente al buio, senza bisogno di illuminazione e utilizzando anche le più moderne tecnologie per la tracciabilità. “È un investimento fortemente innovativo – ha spiegato Guido Ivaldi -. Un sistema logistico diffuso soprattutto in Francia ma che rappresenterà uno dei primissimi esempi per l’Italia”. La realizzazione della struttura è prevista entro il primo trimestre del 2017.

La fusione con Altopascio
La costruzione del nuovo volume tecnico permetterà a Conad del Tirreno di dismettere completamente l’attuale magazzino di Altopascio, dove operano una trentina di dipendenti che saranno tutti trasferiti nella struttura montopolese. “In questo modo – ha sottolineato Vadalà – elimineremo i circa 3500 viaggi l’anno che oggi vengono effettuati per scambiare le merci tra i due magazzini”. Una scelta nel segno dell’efficienza, che produrrà secondo i calcoli di Conad un risparmio annuo di circa 1,5 miliardi di euro.

Le fasi 2 e 3
Il progetto proseguirà poi con altre due fasi ed est e ad ovest dell’attuale magazzino, dove Conad del Tirreno ha già acquisito i terreni necessari. La fase 2, la cui conclusione è prevista nel 2018, riguarderà l’area ad est dell’attuale magazzino, dove è prevista la costruzione di un centro per la gestione degli imballaggi, la riorganizzazione dei parcheggi e della viabilità locale con un nuovo accesso da via Kennedy e la costruzione di un magazzino destinato soprattutto alla parte del fresco.
Seguirà infine una fase 3 nell’area ovest, prevista entro il 2020, che prevede la creazione di una nuova viabilità di accesso alla struttura, con la scomparsa dell’attuale ingresso sulla provincia Romanina e la creazione di una rotatoria di acceso all’altezza di via Fonda. In quest’area sorgerà poi un ulteriore volume logistico e un parcheggio da 10mila metri quadri per la sosta dei mezzi pesanti insieme ad altre aree per la sosta dei dipendenti. “Il progetto si compone anche di uno studio paesaggistico – ha aggiunto Vadalà – per riqualificare l’area anche dal punto di vista ambientale con la piantumazione di ben 3500 piante”.

Il saldo occupazionale
Nonostante la meccanizzazione dei processi, Conad del Tirreno assicura che alla fine il saldo occupazionale sarà comunque positivo. Inizialmente la struttura di Montopoli concentrerà i circa 400 dipendenti ‘pisani’ con i 30 di Altopascio, anche se alla fine progetto la stima è quella di arrivare ad un polo logistico da oltre 500 addetti. “Se da un lato andremo ad eliminare tutta quella manualità a basso valore aggiunto – ha spiegato Ivaldi – dall’altro svilupperemo figure professionali nuove e maggiormente qualificate”.

Gli obiettivi
“L’obiettivo è quello di favorire politiche commerciali che si riflettano sul consumatore in termini di convenienza ed efficienza – ha detto l’ad Ugo Baldi -. L’evoluzione della domanda dei consumatori e la strategia che vede nei freschi e nella fidelizzazione i punti di forza su cui investire impegno e risorse economiche fanno sì che la logistica sia sempre più un fattore strategico. Questa efficienza, però, produrrà effetti positivi anche sul territorio, dal punto di vista ambientale, economico e occupazionale. Con i nostri soci abbiamo condiviso la necessità di un nuovo approccio alla logistica con maggiori sinergie tra aziende e fornitori di tecnologia. Per questo stiamo implementando un sistema innovativo e all’avanguardia capace di produrre migliori risultati in termini economici, di ottimizzare i costi interni, di migliorare efficienza e efficacia nei confronti del mercato”.
La nuova ‘cittadella logistica’, però, sarà anche l’occasione, secondo Baldi, per dare una sistemazione complessiva a tutta l’area: “Permettendo la razionalizzazione del traffico locale e migliorando la qualità della vita di chi abita in prossimità del magazzino. È un impegno che confermiamo nei confronti della comunità montopolese. Abbiamo fatto una scelta: avremmo anche potuto abbandonare i nostri due magazzini per costruirne un polo ex novo, invece abbiamo scelto di puntare sulla posizione strategia di Montopoli al centro della Toscana”.

Le parole del sindaco
“Il nostro rapporto con Conad viene da lontano – ha commentato il sindaco Giovanni Capecchi –. Voglio quindi ringraziare le amministrazioni che mi hanno preceduto dimostrando una visione lungimirante, perché se allora era importante attrarre investimenti oggi è assolutamente fondamentale”. Il primo cittadini ha anche sottolineato che al momento solo la prima fase è stata autorizzata dal comune: “Il progetto dovrà sottostare al nostro regolamento urbanistico – ha spiegato – e sarà quindi attentamente valutato, anche se credo che non ci saranno problemi. Questo intervento di Conad ci permetterà di rivedere il contesto della viabilità, migliorando anche l’inquinamento acustico e atmosferico, la regimazione idraulica e l’impatto ambientale. Per noi è un’occasione importantissima”.
Sul fronte delle opere di compensazione a favore del comune, Capecchi ha spiegato che la questione è solo all’inizio. Per Montopoli si tratta di un tema caldo, soprattutto alla luce della polemica scoppiata anche all’interno del Pd locale, per il quale la nuova struttura di smistamento meccanizzata, anziché essere considerata come semplice ‘volume tecnico’ avrebbe dovuto produrre un introito per il comune e quindi per la collettività. Adesso, quindi, occorrerà capire quali saranno le opere che Conad potrà o meno realizzare a proprie spese in favore dell’amministrazione: “Al momento non c’è un accordo – ha risposto Capecchi – perché abbiamo solo autorizzato la prima parte del progetto. Adesso ovviamente si aprirà una trattativa”.

Giacomo Pelfer

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