Il vescovo tra i banchi del consiglio di San Miniato

10 marzo 2016 | 18:00
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Il vescovo tra i banchi del consiglio di San Miniato
Il vescovo tra i banchi del consiglio di San Miniato
Il vescovo tra i banchi del consiglio di San Miniato
Il vescovo tra i banchi del consiglio di San Miniato
Il vescovo tra i banchi del consiglio di San Miniato
Il vescovo tra i banchi del consiglio di San Miniato

“Sono onorato di poter sedere tra questi banchi. Come ricordava il Beato Paolo VI, credo che la politica sia una delle forme più alte di carità. Auguro a tutti voi un buon lavoro e vi sono grato per il tempo, la passione e le competenze che mettete quotidianamente nel cercare di trovare un punto d’incontro per fare il bene comune”.

Con queste parole il consiglio comunale di ieri, 10 marzo, è stato interrotto da una piacevole visita, quella del vescovo Andrea Migliavacca. È arrivato a consiglio già avviato ma da quel momento, prima di proseguire con la discussione dei punti all’ordine del giorno, la giunta Gabbanini e i consiglieri comunali gli hanno riservato un caldo benvenuto. In particolare a lui si sono presentati i capogruppo delle cinque forze politiche di San Miniato: da loro sono uscite parole di sostegno, collaborazione, disponibilità e rispetto. Ma anche ringraziamenti per essersi dimostrato un vescovo aperto al dialogo, vicino ai giovani e interessato alle diverse realtà che compongono il territorio. A conclusione dell’incontro, il sindaco Vittorio Gabbanini e il presidente del consiglio comunale Simone Giglioli hanno omaggiato il vescovo anche con un dono in pelle e un invito, lanciato da Giglioli: “Speriamo di poterci incontrare presto e di nuovo in un consiglio comunale aperto che tratti temi comuni”.

Un consiglio comunale particolare, dunque, dove oltre alla presenza del vescovo si è aggiunta anche una cerimonia di conferimento della medaglia all’onore a un cittadino deportato nei lager nazisti durante la II Guerra Mondiale, residente nel comune di San Miniato (leggi qui Il Consiglio saluta il vescovo e premia Gilberto Neri ). Il riconoscimento a Gilberto Neri era stato conferito dal prefetto di Pisa Attilio Visconti durante il Giorno della Memoria 2015, sebbene in quell’occasione i familiari furono impossibilitati a ritirarlo. Fino a ieri, quando in palazzo comunale è arrivato il figlio Lucio. Gli ultimi anni di vita li ha vissuti tra Castelfranco, fino al 2001, e Ponte a Egola prima di spegnersi nel 2006, all’età di 83 anni. 

Serena Di Paola