Trasporto, bando unico per i comuni del Cuoio

9 marzo 2016 | 12:23
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Trasporto, bando unico per i comuni del Cuoio

L’intenzione dei comuni del Valdarno è quella di mantenere l’attuale livello del servizio, magari riorganizzandolo, e provando ad approfittare del ribasso d’asta per chiedere anche qualche linea in più. E’ la grande partita del trasporto pubblico locale, che investe ovviamente anche il comprensorio del Cuoio, e che segue il bando unico per il trasporto pubblico toscano varato dalla Regione. Un tema che ieri sera ha tenuto banco anche nel consiglio comunale di Montopoli, chiamato ad approvare uno stanziamento di 28mila euro a sostegno del bando per il cosiddetto trasporto “debole” nell’area del Valdarno.

Alla base di tutto, infatti, c’è il taglio deciso dalla Regione di tutte le linee di trasporto pubblico considerate poco convenienti, pari a circa il 30% nell’intera Toscana. Allo stesso tempo, però, la regione ha offerto ai comuni, consorziati tra loro, la possibilità di avviare un proprio bando per compensare in qualche modo il taglio regionale, in modo da mentere le linee e il livello dei serivizi.
Ed è questa la volontà dei comuni del Valdaro, che riuniti in una rete guidata da San Miniato presenteranno un bando di evidenza pubblica per la gestione del trasporto “debole”, che nel comprensorio del Cuoio vale 377mila chilometri. Per farlo, ciascun comune stanzierà la stessa cifra che un tempo, con il vecchio sistema, veniva messa a disposizione della regione per la gestione del servizio.
“A livello economico, quindi, non cambierà niente – ha sottolineato il sindaco Giovanni Capecchi -. Metteremo a gara le stesse risorse di un tempo ma con la possibilità di riorganizzare il servizio per cercare di migliorarlo. In più, avremo la possibilità di sfruttare il ribasso d’asto per chiedere qualcosa in più”.
Nel caso di Montopoli, infatti, l’idea sarebbe quella di introdurre una navetta che faccia il giro di tutte le frazioni del comune di Montopoli facendo capo alla stazione di San Romano. “Ci sono dei dati statistici che dimostrano come molte delle linee nel nostro comune siano poco utilizzate – ha spiegato la capogruppo Pd Chiara Cristiani -. In un’ottica di tagli necessari, quindi, si tratta di capire quali sono le migliorie che vogliamo metere a gara. Noi potevamo stanziare solo 22mila euro, ma abbiamo deciso di mettere a gara la stessa cifra di tutti gli anni, 28mila euro, in modo da avere l’opportunità di chiedere qualcosa in più”.
La procedura, però, non convince le opposizioni, che hanno parlato di “un acquisto a scatola chiusa“. “Un tempo – ha detto Maria Vanni di Progetto Insieme – c’era un grande calderone nel quale contribuivano regione e comuni, che veniva poi ripartito in base alle singole richieste. Adesso, invece, la regione ci dà l’opportunità di fare questo bando in modo integrato. I bandi, però, si fanno in base ad una programmazione, non il contrario: non si stanziano soldi senza prima sapere quale sarà il programma”. Da qui l’accusa, secondo Progetto Insieme, di una programmazione che sarà troppo spostata sulle esigenze dei cugini sanminiatesi piuttosto che su quelle di Montopoli. “Inoltre il bando ci vincolerà per 7 anni – ha aggiunto Giacomo Gronchi –. Il tutto senza conoscere quale servizio avremo”. Dubbi anche dai banchi del movimento Cinque Stelle: “Perchè alla fine di tutto ci dite che i numeri non cambiano e che il servizio resta – ha detto il capogruppo Luca Potì -. Allora mi chiedo a cosa serva tutto questo. C’è qualcosa che non torna”.

Giacomo Pelfer