
“Lo spostamento dell’antenna nel nuovo sito ci permetterà di riconsegnare al centro storico di Montecalvoli un importante spazio per la collettività che nascerà al posto dell’attuale serbatoio rispondendo a un preciso bisogno che la popolazione chiede da anni e che fino ad ora era stato solo e sempre sulla carta”. Così il sindaco di Santa Maria a Monte Ilaria Parrella spiega la scelta dellòa nuova area per posizionare l’antenna.
Una decisione non certo unilaterale, come spiega il sindaco, ma frutto di una concertazione. “Questa amministrazione – spiega Parrella – dopo aver fatto nel 2014 una serie di incontri sul territorio, attivò un percorso di trasparenza e contatto con i cittadini sul tema dell’antenna. Per informare i cittadini si sono svolte una serie di assemblee e precisamente l’8 febbraio, l’11 febbraio e il 10 febbraio 2014 (2 dei quali tenutesi a Montecalvoli) dove si analizzò il piano e successivamente lo stesso piano fu illustrato e discusso prima in commissione Ambiente e poi nella seduta del consiglio comunale del 27 febbraio 2014 che si tenne a Falorni davanti ad un nutrito gruppo di partecipanti. Il consiglio approvò all’unanimità, con tanto di apprezzamento della nuova localizzazione da parte del Partito Democratico, per la scelta della nuova area a Montecalvoli (cimitero)”. Approvazione non unanime, viste le recenti proteste di qualche residente (leggi qui Montecalvoli, l’antenna preoccupa la consulta ). L’amministrazione comunale, infatti, è in questo periodo impegnata in una serie d’incontri sul territorio comunale grazie al contributo e l’aiuto dei forum e delle consulte. Alla scuola materna di Montecalvoli, Alfio Turco della Polab, esperto di elettromagnetismo e telefonia mobile, ha spiegato agli intervenuti come avviene l’impatto ambientale dei campi generati dalle antenne e fatto vedere le simulazioni che l’antenna avrà sul territorio informando i cittadini sul fatto che attraverso le simulazioni si può calcolare l’intensità dell’esposizione usando il dato al massimo del valore possibile ma che nella realtà verremmo sottoposti a una quantità minore di onde. “Tutti i siti indicati – spiega Parrella – sono molto al di sotto del valore consentito per legge e quindi rappresentano localizzazioni con impatti non pericolosi per la salute dei cittadini. E’ stato anche spiegato che l’altezza dell’antenna è proprio la migliore garanzia per avere un minor impatto sul territorio. E’ stato anche spiegato come sia stata determinata la localizzazione individuata e come sia l’unica possibile”.