Guerra su coniglio fritto “Dovevamo cucinarlo noi”

9 marzo 2016 | 19:15
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Guerra su coniglio fritto “Dovevamo cucinarlo noi”

E’ un coniglio fritto indigesto quello servito stamattina a San Miniato sugli schermi di RaiDue. Un piatto che proprio non è andato giù agli organizzatori della celebre sagra del cunigliolo fritto de La Serra. Il motivo è semplice: a cucinarlo e a presentarlo alle telecamere di Mezzogiorno in famiglia (leggi qua Mezzogiorno in famiglia, San Miniato sarà il giallo – Foto) sono state le cuoche dell’associazione La Ruga di Ponte a Egola, alle quali era affidata la parte gastronomica della mattinata. “Nessuno ci ha detto niente, e sinceramente non ci siamo rimasti molto bene”, afferma il presidente del circolo Arci de La Serra Tiberio Mannaioni, che annuncia anche ripercussioni nel rapporto di collaborazione con San Miniato Promozione.

Un disappunto, quello di Mannaioni, raccolto nel pomeriggio di oggi in un post sulla propria pagina Facebook: “Ringrazio San Miniato promozione e il comune – scrive sarcasticamente Mannaioni – per non aver tenuto conto di chi effettivamente promuove i prodotti della zona”.
Da un decennio, ormai, il celebre tendone de La Serra ospita tra i suoi appuntamenti l’immancabile sagra del cunigliolo fritto, che in pochi anni è balzata agli onori delle cronache regionali, con tanto di polemiche da parte di ristoratori e animalisti. Una specialità culinaria tipicamente toscana, che i volontari de La Serra ritengono di portare avanti nel pieno rispetto della tradizione. “Dopo tutti questi anni – aggiunge Mannaioni – ci saremmo aspettati quanto meno un invito, anche per dare la giusta soddisfazione alle donne della nostra cucina. Oppure si potevano coinvolgere tutte le frazioni e chiedere a ciascuna di preparare un piatto”. Da qui la minaccia di non ospitare più, all’interno della propria stuttura, la tradionale presentazione del tartufo: “Credo che quest’anno la presentazione sarà fatta a La Ruga – scrive il presidente su Facebook -: il circolo Arci La Serra non sarà più a disposizione di San Miniato Promozione”.
Dura la replica del consigliere di San Miniato Promozione Filippo Lotti, che ha coordinato insieme a Cristiano Sabatini la partecipazione di San Miniato al programma televisivo. “Sono stato chiamato dal sindaco in San Miniato Promozione per promuovere San Miniato, non l’una o l’altra sagra – dice Lotti -. E’ stato un lavoro enorme: abbiamo presentato ai registi del programma oltre 40 proposte diverse delle tante realtà di cui avremmo potuto parlare, poi loro hanno fatto una scelta e noi abbiamo segnalato le persone che dovevano parlare”.
“Poi è chiaro – prosegue Lotti – che abbiamo cercato di appoggiarci alle persone che conoscevamo di più, ma nessuna di queste persone ha mai parlato di sé o della propria associazione. Le donne de La Ruga hanno presentato i prodotti gastronomici di San Miniato, senza che ci fossero scritte o grembiuli con il nome dell’associazione. Nessuno ha parlato della sagra del cunigliolo de La Serra come delle sagre de La Ruga né di nessun altra. Questa mattina abbiamo parlato solo e soltanto di San Miniato, perché l’obiettivo è quello di attirare persone da fuori, da altre regioni, in modo da incuriosirle e spingerle a venire a conoscere il nostro territorio. Aggiungo anche che è stata un’occasione irripetibile per portare gente a San Miniato 365 giorni l’anno: e proprio per questo sabato e domenica dobbiamo vincere, per continuare ad andare in onda il più possibile. Finché restiamo fermi ai campanili non andremo mai da nessuna parte”.