S.Francesco, Nuovi orizzonti:”No tossicodipendenti”

5 marzo 2016 | 15:30
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S.Francesco, Nuovi orizzonti:”No tossicodipendenti”
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S.Francesco, Nuovi orizzonti:”No tossicodipendenti”
S.Francesco, Nuovi orizzonti:”No tossicodipendenti”
S.Francesco, Nuovi orizzonti:”No tossicodipendenti”
S.Francesco, Nuovi orizzonti:”No tossicodipendenti”

“Continueremo a sostenere e proseguire l’opera francescana, soprattutto per quanto riguarda l’ospitalità dei pellegrini e l’ampliamento del servizio mensa. La comunità si occupa di tante attività, tra cui quelle relative ai centri di accoglienza residenziali, con percorsi riabilitativi dedicati a persone affette da qualsiasi dipendenza. Questo però non sarà il caso di San Miniato, dove invece porteremo avanti un lavoro di ascolto, confronto, accoglienza e formazione al volontariato”.

Queste le parole di Angela Croce responsabile della Nuovi Orizzonti, la comunità che a San Miniato, con un gruppo di circa otto persone, prenderà presto il posto dei frati nel convento di San Francesco. La comunità si è presentata alla cittadinanza questo pomeriggio, 5 marzo, nell’auditorium del convento. Un incontro che ha visto la partecipazione di tanti cittadini, gli stessi che hanno a cuore la sorte dei religiosi e che per sostenerli si sono attivati nei mesi scorsi con una mobilitazione, sfociata in una raccolta di oltre 800 firme destinate, insieme a una lettera, a Papa Francesco, oltre che a Marco Tasca, padre generale dell’ordine dei frati minori conventuali a Roma, Roberto Bernini, padre provinciale a Firenze e Andrea Pretini padre guardiano del convento (leggi anche: Frati, le ragioni della mobilitazione in una lettera). Poche ma essenziali certezze: l’ipotesi della vendita della struttura è stata ufficialmente scardinata, mentre la Nuovi Orizzonti ha confermato che tra le tante attività svolte, non porterà a San Miniato quella della riabilitazione dalle dipendenze, ma sarà piuttosto incentrata verso un programma di ascolto e accoglienza comunque rispettoso del lavoro spirituale portato avanti fino ad oggi dai frati. Meno chiara è la modalità con la quale la struttura verrà mantenuta economicamente, la responsabile Croce si è limitata a rispondere dicendo: “Lavoreremo tanto e ci rimettiamo a Dio. Non siamo grandi possidenti ma sappiamo di poter essere di aiuto per tante persone. Questo ci basta a spronarci per fare del nostro meglio”. Emerge intanto che già dopo Pasqua comincerà il lento e progressivo trasferimento dei francescani dalla città verso altre province, per poi lasciare libero il convento entro settembre. “La struttura – dice padre Roberto Bernini – resterà un ambiente aperto ai cittadini, dove tutti potranno dialogare ed essere accolti. Nonostante a gestirla sarà una comunità diversa, proseguirà il percorso di preghiera che da sempre caratterizza questo luogo: qui infatti non mancherà un sacerdote per quanti vorranno seguire la messa. I frati non spariranno del tutto, cercheremo durante l’anno di far visita al convento, ma la loro residenza in modo stabile non è comunque possibile, vista la carenza di vocazioni che comporta una necessaria ricollocazione dei religiosi. Bisogna andare avanti e abituarsi al cambiamento, affrontando una situazione ormai irreversibile. Contattare la Nuovi Orizzonti ci è sembrata buona cosa: prima di adibire il convento a casa di riposo o albergo, abbiamo preso spunto dall’esperienza ben riuscita in provincia di Pistoia, dove la comunità ha contribuito ad articolare il tessuto cristiano”. È proprio traendo esempio dalla realtà pistoiese che Bernini spera in una buona convivenza. “A Pistoia la città era inizialmente contraria all’insediamento della comunità – prosegue – ma adesso vi è una risposta più che positiva, tanto che alcune persone portano degli aiuti materiali e offrono piccoli lavori agli ospiti. Il rapporto è sereno e fiducioso e sono sicuro che anche a San Miniato sarà cosi. Capisco l’amore per i frati ma non si può chiedere che rimangano quando le forze sono in carenza”. All’incontro, coordinato da Andrea Mancini e Luca Macchi, hanno partecipato anche il sindaco Vittorio Gabbanini e il vescovo Andrea Migliavacca. “Non conosco personalmente la Nuovi Orizzonti, ma ne ho sempre sentito parlare bene e sono convinto che la loro presenza possa aiutare a rinnovare l’annuncio del Vangelo, magari coinvolgendo i giovani – afferma il vescovo Migliavacca -. La partenza dei frati è una ferita per tutti noi. Se però ci fosse in futuro un diverso margine d’azione ne saremo tutti felici. Al contempo il mio ringraziamento va ai francescani, perché se sanminiatesi e non dimostrano un così grande affetto nei loro confronti significa che hanno saputo farsi apprezzare e, quindi, lasciare il segno nella comunità”.

Serena Di Paola