Ato Costa e Centro, cosa cambia nella gestione rifiuti

1 marzo 2016 | 15:35
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Ato Costa e Centro, cosa cambia nella gestione rifiuti

Procede a tappe serrate il percorso che porterà alla nascita del gestore unico della raccolta dei rifiuti. Entrato giocoforza nelle discussioni consiliari anche dei comuni del comprensorio, chiamati a votare il riordino delle quote dell’azienda a capitale misto Geofor oggi ri-pubblicizzata, che ad oggi serve i comuni “pisani” di San Miniato, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco Di Sotto, Montopoli Val D’Arno e Santa Maria a Monte, il tema sarà al centro delle future discussioni in materia di rifiuti, fino alla nascita della super-azienda Retiambiente, il cui cantiere è già in atto.
Una discussione che proprio in questi giorni sarà affrontata anche al consiglio comunale di Montopoli, previsto per il prossimo 8 marzo, dopo essere passata dai consigli dei vari altri comuni. Una via obbligata dal momento che la gestione rei rifiuti, stando alle recenti disposizioni, dovrà essere prerogativa non più delle aziende municipalizzate sparse sul territorio, ma delle più ampie Ato: Ambiti Territoriali Ottimali, vale a dire territori su cui sono organizzati servizi pubblici integrati. Previsto dalle norme nazionali e regionali di settore, a conlusione di un percorso avviato nel 2012 ma tracciato anche nelle modifiche fatte al Codice dell’Ambiente, l’Ato sarà quindi il regolatore economico delle gestione integrata di ambito dei rifiuti solidi urbani. Le Ato regionali saranno 3: Toscana Centro (comprendente le provincie di Pistoia, Prato e Firenze), Toscana Sud (Arezzo, Siena e Grosseto), Costa (gran parte della provincia di Livorno, Lucca, Massa Carrara e Pisa). Per quanto riguarda il Comprensorio del Cuoio, dunque, rimarrà intatta la differenziazione già un tempo effettuata dai vecchi gestori: i comuni appartenti al bacino di Geofor saranno compresi nell’Ato Costa, Fucecchio invece passerà da Publiambiente a essere inclusa nell’Ato Toscana Centro. Un passaggio che verrà gestito in maniera differente: se nell’area Costa si va verso una fusione delle aziende precedenti in una nuova, il destino dell’area Toscana Centro è più complesso. A fine 2015, infatti, Ato Toscana Centro ha aggiudicato provvisoriamente la gara per il gestore unico al raggruppamento guidato dall’azienda Quadrifoglio, di cui fa parte anche Publiambiente (insieme ad Asm Spa e Cis srl) dopo l’esclusione del gruppo con Sei Toscana (che guidava la cordata di Cooplat, Siena Ambiente e Cft Società Cooperativa). Ancora da farsi, insomma, il gestore unico sul fronte fucecchiese.
Retiambiente. E’ qui che, per i comuni della provincia di Pisa, entra in gioco Retiambiente, offero l’azienda che da sola dovrà raccogliere l’eredità di Geofor a partire dalla fine del 2018. Il passaggio di consegne è già iniziato con la prima fase, che consiste nella ripubblicizzazione di Geofor (come di tutte le aziende che saranno fuse) onde creare un unica grande azienda pubblica, che una volta costituita cederà parte delle sue quote nuovamente ai privati previo bando. Il risultato sarà Retiambiente, gestore unico a capitale misto pubblico (55%) privato (45%). Proprio due giorni fa, il 28 febbraio, è finito l’incarico del consiglio di amministrazione Geofor. A marzo sarà fatta assemblea straordinaria alla presenza di un notaio, adottando il nuovo statuto provvisorio, la cui proposta è già stata deliberata dai vari consigli comunali. L’assemblea di Marzo 2016 deciderà così la nuova governance aziendale. “Ci presentiamo a questo importante appuntamento con un bilancio in ordine e nei panni di un’azienda che ad oggi si occupa della raccolta rifiuti nel 30% del territorio in futuro compreso nell’Ato Costa – ha recentemente dichiarato il presidente di Geofor Paolo Marconcini in occasione della presentazione del bilancio sociale – una realtà sana che speriamo possa mantenere i suoi standard di qualità nella raccolta dei rifiuti”. Poco o nulla è dato sapere quali saranno effettivamente i mutamenti che attendono i cittadini dei comuni coinvolti, in quella che nei prossimi anni sarà a tutti gli effetti una riorganizzazione complessiva di molti dei ‘centri’ strategici dell’organizzazione del servizio. Ciononostante, assicurano da Geofor, saranno garantiti nel passaggio i dipendenti attuali di Geofor, che in una realtà come il Comprensorio del Cuoio ormai da tempo non subivano però incrementi, essendo tutti comuni dove la differenziata si fa ormai da tempo e nel totale del territorio.
Differenziata nel comprensorio. Stando ai dati del 2014, la situazione della raccolta differenziata nella Zona Cuoio vede Fucecchio, Castelfranco Di Sotto e Santa Croce sull’Arno giocarsela come al solito molto bene, rispettivamente al 91,67%, 75,6% ed il 71,9% di differenziata. Seguono Santa Maria a Monte (53,1%) che è però fra i comuni che producono meno rifiuti procapite, San Miniato (50,5%) e Montopoli (31,2%), comuni, questi ultimi, che però hanno introdotto il porta a porta di recente. 
Nilo Di Modica