
C’è anche Santa Croce sull’Arno nel piano per lo sviluppo della banda ultra larga in Toscana. Il comune capofila del distretto è stato infatti selezionato insieme ad altri 10 per la realizzazione della prima tranche di interventi (29,2 milioni rispetto ai 253 previsti per l’intera operazione) che porteranno via via l’internet super veloce in tutta la Toscana grazie ai fondi sbloccati in parte della Regione (25 milioni di risorse, Fesr per le aree produttive e Feasr per le aree rurali) e in parte dal Ministero per lo sviluppo economico (4,2).
Criterio di selezione delle aree che per prime godranno di questi lavori è stato il rapporto tra il numero di imprese e la popolazione e tra il numero di aziende agricole e la popolazione. Un elenco che vede Santa Croce insieme a Pomarance e Bientina in provincia di Pisa, Roccastrada, Capalbio e Castel del Piano in provincia di Grosseto, Altopascio e Porcari in provincia di Lucca e ancora Cerreto Guidi (Firenze), Campo nell’Elba (Livorno), San Marcello Pistoiese (Pistoia).”E’ il primo passo operativo per lo sviluppo della banda ultra larga in Toscana”. Cosí l’assessore ai sistemi informativi Vittorio Bugli commenta l’incontro tenutosi giorni fa al Palazzo Strozzi Sacrati, tra la Regione, il Ministero dello Sviluppo Economico e Infratel spa, societá in house del Mise e i rappresentanti degli comuni interessati. “Undici i comuni che trovandosi in aree giudicate non interessanti dagli operatori privati grazie ai fondi pubblici potranno dotarsi di reti in fibra ottica che consentiranno connessioni a 30 Mbps e oltre i 100 mbps per scuole, edifici pubblici, aree industriali ed almeno il 70 per cento delle unitá abitative”. I cantieri potranno partire già dopo 45 giorni dalla firma delle convenzioni che consentiranno di accelerare i tempi e abbassare i costi. “Gli undici comuni – ha detto ancora Bugli all’incontro cui ha partecipato anche l’assessore alle attività produttive e al turismo Stefano Ciuoffo, la direzione dell’agricoltura che fa capo a l’assessore Marco Remaschi e l’Anci – saranno degli apripista rispetto a un intervento che riguarderà tutta la Toscana: di qui al 2020 contiamo di coprire con questa infrastruttura tutta la regione. Ma questo è un esempio di come siamo impegnati per arrivare in anticipo rispetto al termine previsto, in Italia saremo una delle prime regioni a cogliere questo obiettivo.” La rete, che resterà pubblica, potrebbe essere compresa interamente nel piano di lavori fino al 2020. Per abbreviare ulteriormente questo iter la Regione convocherà, facendo tesoro dell’esperienza fatta in occasione dell’ultimo bando per la banda larga, apposite conferenze dei servizi fra i comuni interessati e tutti gli altri enti che devono rilasciare i permessi (es. Anas, Autostrade, Ferrovie, Sovrintendenze, etc). “Per noi e per il nostro tessuto produttivo – ha concluso Bugli – la copertura della banda ultralarga rappresenta una vera priorità, capace di rendere più competitive le nostre aziende e di colmare il gap accumulato dal Paese nei confronti di molti degli Stati europei. Mi auguro che questo primo intervento faccia da traino a acceleri il percorso in modo che il sistema produttivo toscano colga, in tempi rapidi, i benefici legati all’utilizzo di collegamenti telematici ultraveloci”.