
Ieri 23 febbraio il comune di Santa Maria a Monte ha annunciato un ricorso al Tar contro la decisione degli ispettori del ministero dell’Interno (leggi anche: Servizio Civile, S.Maria a Monte ricorrerà al Tar). Ma il servizio civile è anche in un esposto alla procura della Repubblica.
Continua ad alimentarsi la polemica intorno alla questione dei servizi civili “negati” al comune di Santa Maria a Monte dal ministeriale Dipartimento per la Gioventù ed il Servizio Civile. E ai dibattiti politici seguono anche le carte bollate. Nell’esposto alla Procura della Repubblica, l’ex assessore ed esponente del Partito Repubblicano Enzo Caroti usa le parole “abuso di potere” contro il sindaco Parrella. “Quando – dice lo storico esponente del Pri – sfrutti la tua posizione di comando per imporre a qualcuno di fare ciò che non è adibito a fare all’interno degli uffici comunali, ci sono gli estremi per l’abuso di potere. Sarebbe stato sufficiente accettare fin da subito gli ammonimenti che c’erano stati, ma il sindaco anche dopo la prima visita degli ispettori ha continuato ad utilizzare i ragazzi come sapeva di non poter fare, mantenendoli anche in ruoli delicati”. Caroti si spinge poi oltre nel commentare tutta la vicenda, compreso l’ultimo capitolo del ricorso al Tar. “E’ roba dell’altro mondo – chiosa -. Sanno di aver sbagliato e di non avere appigli, eppure spendono migliaia di euro in una causa per tentare di risolvere un problema che essi stessi hanno provocato. L’origine di tutto questo sta a monte e parte dalle difficoltà che oggi si trovano ad affrontare come amministrazione da quando sono usciti dall’Unione Valdera. La verità è che in comune manca il personale”. (ndm)