
Quattro furti in due anni e l’ultimo pochi giorni fa. La storia dei soldi che spariscono della cassa alla Spas Giovanile Staffoli va avanti da tempo. L’ultimo furto si è verificato poche sere fa, come racconta Luca macchi uno dei dirigenti della società sportiva.
“Questa volta hanno portato via circa 200 euro, ma è la quarta volta negli ultimi due anni che qualcuno si appropria del fondo cassa, che forse ingenuamente la segretaria alle volte lascia in ufficio, anche perché serve avere un po’ di liquidità per le piccole spese. Sembra che qualcuno non faccia altro che aspettare di poter accedere agli uffici per potersi impossessare dei soldi. Nelle ultime sere avevamo lasciato la porta della palestra socchiusa per vedere se riuscivamo a far asciugare l’ambiente dopo che c’era piovuto dentro. infatti il vento la settimana scorsa aveva portato via un pezzo di tetto. La porta era rimasta socchiusa perché dovevamo far passare il tubo della stufa messa all’interno per far asciugare il pavimento, la mattina dopo però i soldi erano spariti. Sicuramente si tratta di qualcuno che ruota intorno alla società – continua Macchi – perché non è possibile che sia bastato, dopo che avevamo cambiato le serrature, lasciare aperta la porta una volta per ritrovare la cassa svuotata”.
Il primo furto la società lo subì circa due anni fa e in quell’occasione il presidente aveva lasciato in sede circa mille euro e qualcuno se ne appropriò, poi ci furono altri due episodi. “A quel punto però – spiega il dirigente – cambiammo la sede e visto che ci dovevamo spostare in via Foscolo decidemmo, nella nuova struttura di sostituire tutte le serrature e dare la chiave solo a persone fidate e che ne avevano realmente bisogno e così non si era verificato più nessun furto “fino agli ultimi giorni, – continua Macchi – non appena è rimasta la porta aperta qualcuno ne ha approfittato”.
“Sono particolarmente amareggiato da quest’ultimo episodio – conclude Macchi – sia per i soldi alla fine nel corso degli ultimi anni ci hanno portato via quasi 2000mila euro, ma soprattutto perché nella società ci sono persone che s’impegnano lavorando senza ricevere nessuna ricompensa e poi arriva un disonesto che pur di rubare qualche cosa si attacca al fondo cassa della società. Sono talmente amareggiato che non ho neppure fatto denuncia ai carabinieri, tanto temo che non servirebbe a niente”.
Gabriele Mori