Ponte a Egola stretta a Susini, pensando alla meningite

19 febbraio 2016 | 14:12
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Ponte a Egola stretta a Susini, pensando alla meningite
Ponte a Egola stretta a Susini, pensando alla meningite
Ponte a Egola stretta a Susini, pensando alla meningite
Ponte a Egola stretta a Susini, pensando alla meningite
Ponte a Egola stretta a Susini, pensando alla meningite
Ponte a Egola stretta a Susini, pensando alla meningite

Meningite e vaccino. E’ difficile parlare d’altro, oggi 19 febbraio, al funerale di Piero Susini, il 75enne di Ponte a Egola, morto a causa dell’infezione da meningococco C. Davanti alla chiesa di Ponte a Egola, in molti ricordano quei lievi malesseri accusati prima del ricovero, ma nessuno si spiega come sia possibile. E ancora in molti si chiedono se sia o meno il caso di vaccinarsi e se e quando questa brutta malattia colpirà ancora. Ma oggi, a Ponte a Egola, è il giorno dell’ultimo saluto all’amico Piero.

A ricordarlo, prima che la cerimonia abbia inizio, è il parroco don Giovanni Fiaschi. “Questa malattia ci fa paura – ha detto – e perdere così un amico e un familiare ci fa stare male. Ma oggi dobbiamo pensare alla vita piena che ha avuto. Pensiamo alla famiglia, al lavoro, alle persone che gli vogliono bene”.
“C’è grande amarezza – ha detto poi il parroco nell’omelia -. C’è il dispiacere anche per il modo in cui il nostro fratello Piero se ne è andato, per la forza terribile di questa malattia che devasta il nostro organismo. Questo ci dà occasione di riflettere sulla nostra vita e sul futuro dopo la morte. Dobbiamo quindi credere nel messaggio di vita di Gesù e nel messaggio della misericordia”. Alla fine della cerimonia, nello spiazzo antistante la chiesa, in tanti si sono avvicinati alla moglie e al figlio di Susini per esprimere la propria vicinanza alla famiglia. (E.ven, g.p.)