“Ci incoraggia a crescere”. Gonfalone al Dramma

13 febbraio 2016 | 12:17
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“Ci incoraggia a crescere”. Gonfalone al Dramma
“Ci incoraggia a crescere”. Gonfalone al Dramma
“Ci incoraggia a crescere”. Gonfalone al Dramma

“Il Gonfalone d’Argento ci riempie d’orgoglio e ci incoraggia ad andare avanti, a far crescere ancora questa Fondazione che festeggia, la prossima estate, 70 anni di vita e di successi. Un traguardo per il quale stiamo lavorando con un grande Festival che avrà un’importante produzione”. Il presidente Marzio Gabbanini, lo commenta così il Gonfalone d’argento che il consiglio regionale della Toscana ha consegnato alla Fondazione Istituto del Dramma Popolare di San Miniato.

Quel Teatro del Cielo, dal 1947 rappresenta un’esperienza unica e d’importanza nazionale nella drammaturgia dello spirito, un palcoscenico naturale che, sulla piazza del Duomo, ha visto passare i più grandi attori e i più celebri registi del ‘900 italiano e non solo (si pensi al maestro Strehler nel 1948) registrando, nelle ultime edizioni, successi straordinari, grazie all’attualità dei testi – a partire da “Passio Honinis” (La Passione di Cristo), l’estate scorsa, riletta e ambientata nel secolo breve scosso dal nazismo e dagli anni di piombo. Sotto la presidenza di Marzio Gabbanini, che ha ricevuto il Gonfalone dalle mani del presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, il Dramma Popolare ha riscoperto l’entusiasmo della stagione avventurosa e appassionata di 70 anni fa riuscendo a vivere tutto l’anno, in un susseguirsi di incontri culturali, approfondimenti, pubblicazione di testi, letture teatrali con importanti protagonisti del mondo culturale come Giancarlo Giannini, Carla Fracci, Michele Placido, solo per citarne alcuni. “E’ il più antico festival di produzione d’Italia. Il numero dei grandi interpreti e registi che sono passati da qui danno il senso della sua importanza a livello nazionale e internazionale. E’ un’istituzione che porta vanto a tutta la Toscana e per questo abbiamo deciso di premiarla”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani ha consegnato il Gonfalone d’argento, massima onorificenza dell’assemblea toscana, all’Istituto del Dramma Popolare di San Miniato.  Giani, spiegando le motivazioni che hanno portato l’ufficio di presidenza del Consiglio regionale a conferire il riconoscimento, ha ricordato la storia dell’Istituto Dramma Popolare. Nato nel 1947, tre anni dopo che le mine tedesche avevano distrutto il Teatro Verdi di San Miniato, costruito sul modello della Scala di Milano, l’Istituto ha avuto fin da subito l’obiettivo di “dare vita a un teatro che andasse incontro al popolo, ispirandosi allo spirito cristiano e proponendosi di interpretare le tensioni e le aspirazioni dell’uomo”.

“Un riconoscimento importante – secondo il consigliere Andrea Pieroni – che va a suggellare 70 anni di attività di una realtà che si è costruita uno spazio di unicità a livello nazionale, facendo leva su un teatro incentrato sui valori umani e di ispirazione cristiana, valori dei quali c’è particolarmente bisogno. Per questo, ancora di più, serve l’impegno delle istituzioni per sostenere questa realtà importante e bella”.
 “Attraverso il dramma popolare San Miniato ha espresso al meglio la sua vocazione a essere cuore pulsante della cultura in Toscana”  ha detto ancora il presidente. Anche Antonio Mazzeo ha voluto sottolineare che  “Per noi è molto importante aver consegnato il Gonfalone d’argento all’Istituto del Dramma Popolare di San Miniato, perché riteniamo fondamentale, se vogliamo crescere, investire in cultura e trasmettere alle generazioni future la storia e ciò che rappresenta questo istituto: un teatro del popolo e per il popolo, che si tiene nei luoghi dove la gente si incontra, nelle piazze e nelle chiese”.

Il “Dramma”, fondazione animata da cento soci, è il perno della vita culturale di un territorio strategico in Toscana e nel mondo come il Comprensorio del Cuoio: queste le tante motivazioni di un prestigioso riconoscimento che è anche l’ulteriore conferma della validità di una scelta compiuta nell’Italia coperta di macerie quando, a San Miniato, un gruppo d’intellettuali avvertì l’importanza di un teatro che sapesse scuotere le coscienze.  La Fondazione Istituto del Dramma Popolare è dunque nel cuore di molti, della gente comune e delle Istituzioni, tanto da essere stata una delle prime a ricevere la visita del nuovo vescovo, monsignor Andrea Migliavacca. Alla consegna del Gonfalone d’Argento erano presenti anche i membri del Cda della Fondazione Idp, il sindaco Vittorio Gabbanini, molti soci e volontari il consigliere Andrea Pieroni, sempre attivi nel sostegno alle iniziative del Dramma Popolare.
Nei settanta anni di attività del dramma popolare, a firmare la regia dei vari spettacoli che hanno segnato la storia del teatro, sono stati chiamati maestri quali, tra gli altri, Giorgio Strehler, Orazio Costa, Luigi Squarzina, Franco Enriquez, Sandro Bolchi, Aldo Trionfo, Sandro Sequi e Krzysztof Zanussi.
Quanto agli interpreti,  il meglio del professionismo teatrale è passato da San Miniato: Giulio Bosetti, Ernesto Calindri, Rossella Falk, Arnoldo Foà, Carla Fracci, Nando Gazzolo, Giancarlo Giannini, Remo Girone, Giuliana Lojodice, Evi Maltagliati, Anna Miserocchi, Valeria Moriconi, Gastone Moschin, Ave Ninchi, Ilaria Occhini, Gianni Santuccio, Giancarlo Sbragia, Mario Scaccia, Arolodo Tieri, Luigi Vannucchi, Massimo Foschi, Eros Pagni sono solo alcuni degli artisti che si sono avvicendati nel corso degli anni sul palcoscenico della Festa del Teatro. I testi che in tutti questi anni sono stati rappresentati appartengono a una drammaturgia, definita “Teatro dello Spirito”, con cui si intendono tutti quei lavori che si pongono il problema della ricerca del senso e del significato della vita.