
Santa Croce ha il regolamento per l’istituzione del registro delle unioni civili e quello per l’istituzione del registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento, meglio noto come testamento biologico. Sono stati discussi e approvati nel consiglio comunale di ieri 8 febbraio (leggi anche Santa Croce contro le slot, l’impegno in una mozione).
Da tempo la giunta aveva dato mandato di lavorare su questo tema agli uffici preposti, poiché, spiega il Comune, “nel programma elettorale della nostra maggioranza c’è un capitolo dal titolo Diritti A+++: un modo molto concreto e attuale per esplicitare che il programma di mandato di Giunta Deidda avrebbe avuto particolarmente a cuore i diritti dei propri cittadini e che si sarebbe impegnata affinché questi crescessero in quantità e qualità perché solo un nutrito complesso di diritti può concretizzare l’obiettivo di annullare le discriminazioni, di qualsiasi natura esse siano. E’ in questa direzione che è andato l’ordine del giorno del consiglio che ha visto iscritti all’ordine del giorno due regolamenti che ci piace definire ‘pacchetto diritti’ e che di fatto andranno ad aumentare la garanzia di libertà individuale che un Comune democratico e progressista deve saper garantire ai propri cittadini”. Mentre il Parlamento è al lavoro sul Decreto Cirinnà. “Abbiamo comunque ritenuto importante non aspettare la conclusione dell’iter legislativo: il registro delle unioni civili non può cambiare il diritto di famiglia ma è uno strumento che ha efficacia sui regolamenti comunali e che sulle materie di competenza comunale va a equiparare le coppie legate da vincolo matrimoniale a quelle che, per mille motivi che abbracciano la sfera privata e che non devono entrare nel dibattito politico, non lo sono. E abbiamo voluto dotare i nostri cittadini di un ulteriore strumento a garanzia delle proprie libertà di scelta. Con l’approvazione del registro per le dichiarazioni anticipate di trattamento il Comune diventa il garante della conservazione della volontà dei cittadini riguardo al tema forse più importante: le sorti della propria vita. Sottoscrivere un testamento biologico significa decidere, in un momento in cui si è ancora capaci di intendere e volere, quali trattamenti sanitari si intenderanno accettare o rifiutare nel momento in cui subentrerà un’incapacità mentale, indicando uno o più fiduciari che, nel momento opportuno, potranno prendere e rendere efficaci le volontà depositate. Non si tratta di voler entrare nel merito delle scelte personali, ma si tratta di aprire i nostri uffici a coloro che vorranno depositare qui le loro volontà, che precisiamo sono assolutamente segrete e possono essere modificate in qualsiasi momento, perché il Comune sia davvero la casa di tutti a tutela di tutti”.