Marzano e Gender, Castelfranco spiega la scelta

21 gennaio 2016 | 10:38
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Marzano e Gender, Castelfranco spiega la scelta

“Invitiamo la Banca a non sovrapporre o confondere i ruoli che la Costituzione e il mercato ci assegnano e sottolineiamo come essa non abbia alcun titolo, tanto giuridico quanto morale, per poter interferire nella sfera di autonomia decisionale dell’Amministrazione. Noi ci atteniamo alle convenzioni stipulate e ci impegneremo a portare avanti proposte, progetti e idee nel bene della nostra comunità, nel pieno mandato politico ricevuto, anche a costo di non avere un’unanime condivisione”. E’ la risposta dell’amministrazione comunale di Castelfranco di Sotto alla Carismi, che si è dissociata dall’organizzazione dell’incontro con Marzano, autrice di Papà, mamma e gender (leggi qui Papà, mamma e gender, Carismi si dissocia ).

“Prendiamo atto della nota stampa della Cassa di Risparmio di San Miniato – dice l’amministrazione – che appare persino superflua visto che la serata è una iniziativa promossa e organizzata dell’amministrazione comunale e, se necessario, lo chiariamo ancora una volta. Il logo della Banca è stato inserito nel materiale pubblicitario di questa iniziativa così come è sempre avvenuto fino ad oggi per tutte le attività culturali organizzate dal Comune e la presentazione di un libro rientra a pieno titolo in questa categoria. Carismi eroga dei contributi che sono vincolati alle iniziative culturali, sociali, sportive, ambientali del Comune: questo appuntamento, per il Comune di Castelfranco di Sotto, è una iniziativa culturale che crediamo doverosa. Auspichiamo che la Banca svolga il proprio lavoro e si attenga alla Convenzione per la gestione del servizio di tesoreria comunale 2015-2019 il cui schema è stato approvato dal consiglio comunale, con delibera 63 del 25 novembre 2014 e nel quale all’articolo 21 si specifica che la Carismi si impegna durante l’arco della convenzione a concedere al Comune un contributo annuale a titolo di supporto alle attività istituzionale svolte dall’Ente in campo sociale, culturale, sportivo, educativo”. Il comunicato della Carismi arriva dopo giorni di polemiche “sollevate – spiega il Comune – da alcuni parroci ed esponenti politici locali di centrodestra e della parte più conservatrice del mondo cattolico”. Da qui la volontà dell’amministrazione di chiarire la sua posizone. “L’amministrazione comunale ha ritenuto utile la collaborazione con l’associazione Frida Centro Antiviolenza sulle donne di San Miniato, che collabora attivamente con Asl 11 e Società della Salute e con l’Arci Valdarno Inferiore, con il quale l’amministrazione promuove da anni rassegne di teatro per bambini con ottimo successo.
La prossima settimana giungerà al Senato il Ddl Cirinnà, un importante provvedimento – frutto di mediazioni tra diverse posizioni sul tema – che permetterà all’Italia di dotarsi di una legge che dia finalmente pieno riconoscimento all’amore e all’unione di persone anche dello stesso sesso. L’Italia è l’unico Paese dell’intera Ue a non avere ancora una legge in merito ai diritti civili. Noi crediamo che fare politica nelle istituzioni significhi anche prendere posizione su temi fondamentali e pertanto, forti dei valori di tolleranza, libertà, legalità, uguaglianza alla base del nostro impegno e con i quali ci siamo presentati alla elezioni comunali ricevendo un mandato popolare a governare la nostra comunità, reputiamo non solo giusto ma anche doveroso prendere posizione sul tema delle unioni civili ribadendo con forza il rifiuto di ogni tipo di violenza e discriminazione, che sia omofoba, sui giovani o sulle donne, anche alla luce degli ultimi vergognosi accadimenti a San Romano nei confronti di un giovane ragazzo al quale i Sindaci del Valdarno hanno espresso la loro massima solidarietà. Non siamo e non saremo tecnici intenti ad occuparci dell’ordinaria amministrazione. Noi crediamo nelle parole e all’invito del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il quale il 17 maggio scorso invitava a Promuovere il rispetto delle differenze laddove invece la diversità scatena reazioni intolleranti; contrastare ogni discriminazione, ogni violenza morale e fisica che offendono la libertà di tutti insidiando la coesione sociale e limitando la crescita civile. Rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della personalità umana. Da tempo infatti diverse associazioni conservatrici stanno portando avanti interpretazioni omofobe infondate della inesistente teoria gender. Tali associazioni affermano che nella scuola pubblica si stia portando avanti un progetto d’indottrinamento dei più piccoli volto a scardinare i valori della famiglia e del comportamento sessuale. La teoria gender non esiste ed è una trovata propagandistica totalmente falsa che anche il ministero dell’Istruzione ha negato esistere in qualsiasi forma. L’autotassazione dei consiglieri di maggioranza per il pagamento del teatro è stata una richiesta specifica dei consiglieri per marcare la loro totale condivisione all’iniziativa e per non lasciare tutta la responsabilità al sindaco e alla giunta comunale”.