Conoscere per prevenire, resta un altro incontro

21 gennaio 2016 | 09:11
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Conoscere per prevenire, resta un altro incontro
Conoscere per prevenire, resta un altro incontro
Conoscere per prevenire, resta un altro incontro
Conoscere per prevenire, resta un altro incontro

Conoscere per prevenire: quando ad ammalarsi sono i nostri figli è già al giro di boa. Si è svolto, infatti, il primo dei due incontri dedicati ai genitori e organizzati dalla Misericordia di San Miniato Basso.

Ad aprire la serata è stato il saluto del governatore Alessandro Mancini al quale è seguito il più commovente degli interventi, quello di due genitori che hanno vissuto l’esperienza di malattia e morte del loro bimbo Andrea Davide, colpito da un tumore cerebrale letale che lo ha vinto a soli 10 mesi di vita. Nonostante questo, il loro messaggio è stato di vita e speranza: anche la malattia e la morte, se affrontate con coraggio e dignità possono aprire il cuore e allargare gli orizzonti. Anche nella malattia, seppur grave, hanno detto ai presenti è possibile trovare l’amore e la forza per andare avanti, soprattutto se si affrontano in una realtà come quella del Meyer, in cui le famiglie e i bimbi sono seguiti e supportati da quando si scopre la malattia fino a tutto il suo decorso.

Dopo di loro, una delle psicologhe del Trauma Center dell’Ospedale, Valentina Settimelli, ha illustrato come si relaziona ai pazienti e alle famiglie che giungono all’ospedale e che vengono a conoscenza della malattia e in che modo li si aiuta non solo ad accettare questa nuova realtà (che, si è detto durante la serata, “è come un tir che investe tutta la famiglia del paziente”), ma anche a far fronte comune con l’équipe medica per affrontarla nel miglior modo possibile.

Il ruolo dei medici lo ha speigato, poi, Silvia Farina, membro del team medico-sanitario che si occupa dei malati neuro-oncologici. La comunicazione, sia all’inizio che durante il decorso della malattia, è un fattore importantissimo di consapevolezza e di forza per i genitori oltre che un loro diritto, ha spiegato, perché è attraverso questa che essi riescono a trarre le informazioni necessarie a combattere per la vita del loro figlio e ad essere parte del processo di cura della malattia. L’ultimo intervento è stato quello del segretario dell’associazione Noi per Voi, che opera a fianco di pazienti e famiglie del Meyer da molto tempo. La sua testimonianza ha fatto emergere la vitale importanza delle associazioni sia all’interno dell’ospedale con la compagnia ai pazienti e ai genitori, con il contributo alla ricerca scientifica e all’innovazione, sia all’esterno, con il supporto e l’assistenza alle famiglie che vivono fuori sede.

Interventi che, come inevitabile, hanno scatenato le domande, tante e partecipate. Alcune delle quali saranno approfondite nel secondo e ultimo incontro: Conoscere per prevenire, i genitori e la malattia dei figli