
Quattro appuntamenti in quattro comuni. Così la zona del Cuoio aderisce alla Notte Rossa, una giornata di festa per la l’Arci e l’impegno delle volontarie e dei volontari che da sempre la animano.
Sabato 23 gennaio, la seconda edizione della Notte Rossa coinvolge 270 tra case del popolo, associazioni, società di mutuo soccorso e circoli Arci toscani per altrettanti eventi, dei quali quasi 60 solo in provincia di Pisa. Concerti, teatro, cinema, presentazioni di libri, seminari, ballo, tombolate e tornei, animazione per i più piccoli e buona cucina, tutto in una notte in cui l’Arci vuole evidenziare il valore dell’essere socio, del condividere tempo, energie e idee per il bene comune. A Montopoli Val D’Arno, il circolo Torre Giulia ospita la presentazione del libro Piazza Rossa di Pilade Cantini alle 19, con l’autore e una cena sociale del circolo a seguire. Informazioni e contatti al numero 0571 450728. A San Miniato, nella casa culturale di via Pizzigoni, alle 21,30 c’è la tombola di solidarietà. A Santa Maria a Monte il circolo Arcipicchia di Montecalvoli organizza una cena a base di prodotti tipici e a seguire serata anni ’70 con dj Kris e musica con Fabrizio e Michela. Prenotazioni al numero 340 6744368. A Castelfranco Di Sotto, al Teatro della Compagnia alle 21,15 di scena c’è l’intervista e incontro con la filosofa Michela Marzano che presenta il suo libro Mamma, papa e gender, organizzato dalla casa del popolo di Castelfranco e associazione Frida. Coordina Gabriele Mori, giornalista de Il Cuoio in Diretta.
“Sarà un’opportunità straordinaria – spiega Maria Chiara Panesi, presidente di Arci Valdera – per raccontare il contributo e l’impegno dei tanti nostri volontari che rendono possibile l’Arci. Un’opportunità per raccontarci: troppo spesso siamo oggetto di rappresentazioni folkoristiche e parziali che non rendono giustizia alla più grande associazione popolare e di massa. Promuoviamo cultura per tutti e lo diciamo nell’accezione più ampia del termine, intendendo ricreazione e socialità, divertimento ed educazione popolare, solidarietà e buone pratiche culturali quali strumenti di emancipazione della persona, come elementi indispensabili per il benessere dell’individuo. La Notte Rossa ben rappresenta tutto questo”.