Marti, parco archeologico al Bastione. Lavori entro l’anno

18 gennaio 2016 | 14:14
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Marti, parco archeologico al Bastione. Lavori entro l’anno
Marti, parco archeologico al Bastione. Lavori entro l’anno
Marti, parco archeologico al Bastione. Lavori entro l’anno
Marti, parco archeologico al Bastione. Lavori entro l’anno

I lavori erano iniziati nell’aprile 2011 per poi fermarsi neanche un mese dopo, sacrificati sull’altare del patto di stabilità e rinviati a data da definire. Una data che adesso è finalmente arrivata. L’amministrazione comunale di Montopoli, infatti, è pronta a far partire i lavori per la realizzazione del parco archeologico sul poggio del Bastione di Marti e il recupero della cosiddetta “Fontevecchia”. Il Comune ha già individuato l’archeologa che seguirà i lavori, in attesa di far ripartire il cantiere al termine dell’inverno con l’obiettivo di inaugurare tutto entro l’anno.

Un investimento importante per la frazione di Marti. Un doppio intervento che punta a recuperare importanti tracce del passato, dall’epoca etrusca a quella medievale, regalando al paese uno spazio a verde fruibile e nuovi locali da mettere a disposizione della consulta e delle associazioni. Il tutto per un investimento complessivo di 495mila euro, già stanziato dalla giunta Vivaldi nel bilancio 2010, poi ridimensionato in 304mila euro più Iva con il ribasso d’asta che aveva premiato la ditta Fabri Alfio di Terni, assegnataria dei lavori. Un investimento coperto in gran parte con il fondo regionale Pasl 2009 (Patto per lo sviluppo locale), che aveva assegnato al progetto un finanziamento di 242mila euro.
I lavori, consegnanti l’8 aprile 2011, furono sospesi appena 20 giorni dopo. “All’epoca avevamo diversi investimenti in programma – ricorda il geometra Gino Benvenuti, responsabile dell’ufficio lavori pubblici – ma ci rendemmo conto di non essere in grado di garantirli tutti in base ai limiti di spesa del patto di stabilità. Così si decise di fare una scelta, sospendendo gli interventi che avremmo potuto rinviare. L’allentamento del patto, adesso, ha creato le condizioni per ripartire”. Al 31 dicembre di quest’anno, del resto, scade il termine ultimo per la conclusione dei lavori, oltre il quale il comune perderebbe il finanziamento regionale”.
Il progetto si divide sostanzialmente in due parti. Al primo punto c’è il recupero dell’area archeologica del cosiddetto Bastione (nella foto), la collina alle spalle della scuola che ha rappresentato forse uno dei nuclei originari del borgo, abitato fin da epoche antichissime. Sulla collina, infatti, furono rinvenute anni fa alcune tracce di epoca etrusca, ma soprattutto emersero i resti delle fortificazioni del castello medievale (il “Bastione” appunto) insieme ai ruderi di un’antica fornace. Il progetto prevede quindi la sistemazione di tutta l’area, con la ripulitura, la regimazione idraulica, la costruzione dei sentieri di accesso e la messa in sicurezza dei reperti. Anche la fornace sarà sistemata e dotata di una nuova copertura, mentre l’edificio del serbatoio idrico che si trova proprio in cima alla collina sarà recuperato e “schermato” dalla vegetazione in modo da renderlo meno impattante. A seguire i lavori sarà l’archeologa Francesca Lemmi, di Massa, vincitrice del bando indetto dal comune, che avrà il compito di prevenire eventuali danni sui resti archeologici e garantire la corretta gestione di possibili nuovi rinvenimenti.
La seconda parte del progetto, invece, riguarda il recupero della cosiddetta “Fontevecchia”, nella vallata alle spalle del circolo Arci dove è stato realizzato il parcheggio. Insieme al restauro dei lavatoi, sarà recuperata anche parte dei locali al di sotto del circolo, che saranno destinati alla consulta e alle associazioni del paese. Da verificare l’ipotesi iniziale di destinare parte degli spazi all’allestimento dell’antiquarium, sistemando in loco i reperti rinvenuti negli scavi del Bastione, oggi conservati in biblioteca e al museo Guicciardini.

Giacomo Pelfer