
La squadra non c’è e il consiglio direttivo, al momento, neppure, visto che ci sono soltanto tre persone disponibili. Sabato 23 gennaio il rione Il Ponte prova a ripartire. Lo fa invitando tutti, ma i ragazzi in modo particolare in sede alle 16,30.
Il rione ci mette la merenda, ma ai partecipanti vuol chiedere aiuto o, almeno, la voglia di rimettere mano all’organizzazione di un rione con il mandato scaduto e un rinnovo non ancora confermato. Ripartendo dal caratello, il rione ha bisogno di riformare la squadra che se ne occupa, per pensare di partecipare al palio. Serve la squadra, senza la quale il palio non si può disputare, ma serve anche un consiglio direttivo. Per questo Filippo Falorni, presidente con mandato scaduto da oltre un mese, ha deciso di aprire la discussione sul futuro del rione e di calendarizzare un incontro. “Tutto dovrebbe ruotare intorno alle squadre dei caratellisti – dice il caporione Falorni – invece anche gli stessi caratellisti se ne interessano soltanto da ultimo e per forza… con svogliatezza. Dove abbiamo sbagliato?”. Un tentativo c’è: la formazione dei caratellisti partendo già dai mesi invernali. “L’abbiamo chiamata ‘scuola caratello’ – spiega Falorni -. Il nostro rione ha tutto ciò che serve al contorno di una vera squadra, ma ci manca la squadra. Senza di essa, al momento, non siamo in grado di assicurare nemmeno la partecipazione al 29esimo Palio del Cuoio, in programma dal 26 giugno al 3 luglio”.
L’idea, quindi, è ripartire dal caratello: “Se riusciremo a coinvolgere adeguatamente adulti e ragazzi con la voglia di partecipare alla creazione di una squadra vera e propria, che sono tre, una per fascia d’età, potremmo pensare di occuparci, con l’aiuto di tutti i rionali, anche di gestire una sfilata decorosa e la partecipazione al Palio 2016. Altrimenti già da questa edizione il rione Il Ponte non potrà confermare la sua partecipazione e in questo modo con tutta probabilità non sarà rinnovato nemmeno il consiglio”.
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