Carnevale dei bambini, Masha e Orso per i 40 anni

16 gennaio 2016 | 11:25
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Carnevale dei bambini, Masha e Orso per i 40 anni
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Carnevale dei bambini, Masha e Orso per i 40 anni
Carnevale dei bambini, Masha e Orso per i 40 anni
Carnevale dei bambini, Masha e Orso per i 40 anni

Quarant’anni e non sentirli. Anzi, rilanciarli, verso nuove avventure fatte di polistirolo, duro lavoro e cartapesta. Questo lo spirito con il quale la Casa Culturale di San Miniato Basso inizierà domani pomeriggio, 17 gennaio alle 15, la quarantesima edizione del Carnevale dei Bambini, manifestazione che ha fatto la storia della frazione e che anche quest’anno vede fra gli organizzatori la Casa Culturale, il circolo Arci San Miniato Basso ed il comitato del Carnevale con il patrocinio del comune.

Un appuntamento ormai più che tradizionale che quest’anno ha visto i carristi impegnarsi nella realizzazione di due nuovi carri per celebrare il grande evento come si deve, fra i quali quello di ‘Marsha e Orso’, che si aggiungeranno agli altri sei nella sfilata che si terrà per quattro domeniche fino al 7 febbraio. Oltre alle maschere, tutte e quattro le domeniche di sfilata (17, 24, 31 gennaio e 7 febbraio), tanto divertimento per grandi e piccoli grazie all’intrattenimento musicale e al corteo del trenino che sfila per le vie della frazione, ai quali si affiancherà la mostra dei disegni realizzati dai ragazzi della scuola materna ed elementare di San Miniato Basso. “Una bella mostra dei tanti lavori che anche quest’anno i ragazzi hanno voluto dedicare al carnevale – spiega il presidente del comitato del carnevale Stefano Ceccatelli – con un premio speciale, fra gli altri, che quest’anno sarà dedicato al compianto Giorgio Cervigni, già presidente del circolo Arci”. “Una grande festa a misura di bambino, la cui longevità ne riassume da sola l’importanza storica, che abbiamo voluto celebrare anche con l’importante relazione stabilita col comune di Pescia e Collodi, patria natia del Pinocchio” ha commentato il sindaco Vittorio Gabbanini. “Una figura alla quale siamo tutti profondamente legati e che anche quest’anno vedrà la manifestazione carnevalesca fare da ponte fra le nostre città, con la riproposizione della staffetta podistica che porterà il Pinocchio da Collodi al nostro comune prima del tradizionale lancio verso il cielo”. Proprio il volo del pinocchio rappresenterà il momento clou della manifestazione domenica 7 febbraio, quando oltre 300 palloncini faranno volare via la statua in polistirolo costruita quest’anno da Piero Mallia del comitato carnevale, raffigurante un Pinocchio emergente dal ciocco di legno, con una pettorina da podista. Infine, martedì grasso (9 febbraio), dalle 9,30, il tradizionale appuntamento di chiusura del carnevale con lo spettacolo per i ragazzi delle scuole, all’interno della Casa Culturale.

LA STORIA. Un racconto che corre quasi parallelo a quella della Casa Culturale quello del Carnevale dei Bambini, che vide la luce per la prima volta nel 1977, appena un anno dopo la fondazione della Casa del Popolo nata dalle ceneri della vecchia cooperativa e di uno storico cinematografo. Una storia della quale è in preparazione fra le stanze del comitato una pubblicazione in occasione dei 40 anni, che affonda le radici nella tradizione di quel luogo ai piedi di San Miniato, che i vecchi del paese conoscevano col nome di ‘il Pinocchio’, nato, pare, dal fondersi nella tradizione popolare del nome di un’antica osteria presente nella frazione e dalle voci che vollero San Miniato sede di alcuni fortunati soggiorni di Carlo Lorenzini, detto Collodi, giornalista e padre del burattino più famoso del mondo. Proprio il personaggio di Pinocchio fu fin dall’inizio della storia del carnevale un filo conduttore della manifestazione, che nacque dall’entusiasmo di coloro che per primi s’ingegnarono da ‘carristi’ nel tentativo di riparare i mascheroni presi in prestito dal già famoso carnevale di Orentano: personaggi come Gianfranco Casalini, Mario Bagnoli, Angiolo Gaetani, Luigi Cifone, Pietro Bianchi, Remo Nieri, Alvaro Faraoni, Lido Caponi e Manlio Argenti. Tutti intenti nella prima uscita del carnevale che quell’anno vide in Braccio di Ferro, Topolino, Paperino ed il trenino che ancora oggi nei giorni di febbraio ‘sfreccia’ fra coriandoli e bambini nella pista adiacente al circolo. Era l’inizio di una manifestazione che fra alti e bassi ha attraversato quattro decadi facendo la felicità dei più piccoli e tutti coloro che per destino si sono ritrovati ad avere a che fare con l’accoglienza del comitato promotore: parliamo di coloro che ogni anno, quando accade, hanno la fortuna di recuperare ‘il Pinocchino’, statua di polistirolo che ogni anno in forme e fattezze diverse rappresenta il burattino, che l’ultima domenica del carnevale viene lanciato legato a centinaia di palloncini verso il cielo, alla volta di coloro che lo riporteranno alla sua casa, vincendo il premio in palio e potendo partecipare alla festa finale del carnevale. 40 anni che hanno visto tornare l’ambita statuetta molte volte dai posti più impensati: dalla vicina Stabbia di alcuni anni fa alle più lontane Ancona (’86), Isola d’Elba (’91), Chioggia (’96), Portoferraio (’85) e paesi e frazioni di mezza Toscana e centro italia susseguitisi negli anni. Fino all’ultimo pinocchio ‘ritornato’, quello ‘innamorato’ del 2010 a cavallo di un cuore rosso in occasione del carnevale che quell’anno si svolgeva anche nella settimana di San Valentino, ritrovato da una famiglia in Corsica.

“Una manifestazione che ha fatto la storia del nostro paese e che da tanti anni siamo tutti orgogliosi di ospitare – ha infine commentato il presidente del circolo Arci di San Miniato Basso Stefano Casalini – nella speranza che continui a farsi conoscere a livello regionale e nazionale com’è stato fino ad ora”.

Nilo Di Modica