
Fa discutere anche a Montopoli l’Art Bonus, la possibilità di concedere benefici fiscali in cambio di erogazioni liberali in denaro per il sostegno della cultura per opere di manutenzione, restauro di beni culturali pubblici ed altro. A gettare il sasso nello stagno della politica montopolese, con un’interrogazione che sarà discussa al prossimo consiglio comunale sono i tre consiglieri di Progetto Insieme Damiano Carli, Maria Vanni e Giacomo Gronchi. L’accusa, quella di non aver fatto un passo avanti in merito all’attuazione del nuovo strumento messo a disposizione del ministero. “Secondo il ministro dei beni culturali l’Art Bonus ha generato nell’anno appena concluso qualcosa come 1427 mecenati beneficiari di un credito d’imposta del 65%, 57 milioni di euro donati, 300 milioni di euro stanziati come cofinanziamento aggiuntivo del Mibact per la copertura e l’effettuazione di 241 interventi di restauro, conservazione e rilancio sostenibile di alcuni siti di pregio” segnalano dalla lista civica. “Ricordiamo inoltre che nel programma amministrativo per la legislatura 2014-2019 l’attuale sindaco Giovanni Capecchi, poneva tra le azioni da compiere il ‘promuovere risorse culturali’. Alcuni sindaci si sono già mossi al fine di attivare forme di partecipazione mista pubblico-privata: Fucecchio, Vicopisano ne sono un’esempio. Eppure a Montopoli nulla è stato intrapreso in questa direzione”. Per tali motivi Progetto Insieme chiederà al comune di fare il punto della situazione in merito, portando il consiglio a conoscenza dell’”avvio o meno operazioni o colloqui istituzionali, con Mibact, Regione Toscana o altri, volti a dare progettualità nell’eventuale applicazione del meccanismo dell’Art Bonus” oltre che “con soggetti privati della realtà montopolese, volti a dare energia nell’eventuale applicazione di tale meccanismo”.