Frati a San Miniato, nuovo incontro dopo la raccolta firme

14 gennaio 2016 | 13:20
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Frati a San Miniato, nuovo incontro dopo la raccolta firme
Frati a San Miniato, nuovo incontro dopo la raccolta firme
Frati a San Miniato, nuovo incontro dopo la raccolta firme

Più di 500 firme già raccolte. E un secondo incontro aperto alla cittadinanza da organizzare, non prima che il vescovo e il Provinciale dei frati si siano incontrati, per vedere se c’è qualche strada da percorrere prima che i consacrati lascino il convento di San Francesco e il centro di San Miniato. Dopo l’annuncio dell’addio dell’ordine alla città (leggi qui I francescani lasciano San Miniato: mancano le vocazioni ), si sono susseguite azioni e incontri che hanno portato anche a una raccolta firme tra le attività commerciali e le associazioni.

Dal primo incontro durante il quale la cittadinanza ha potuto confrontarsi e cercare soluzioni per mantenere l’ordine francescano a San Miniato è passato quasi un mese. Dalla sera del 18 dicembre è partita una mobilitazione che, seppur dimostrativa di affetto e vicinanza ai cinque frati rimasti nel convento di San Francesco, di fatto risulta essere l’ultimo appiglio di speranza per una svolta che sembra quasi impossibile (leggi anche S.Francesco, no alla vendita. Albergatori interessati). In sostegno ai frati, con la contemporanea preoccupazione per l’uso futuro che se ne farà della struttura, che per adesso appare ancora incerto, si sta portando avanti una raccolta di firme in vari punti del centro storico. Ad oggi se ne contano oltre 500, prese tra Pro loco, Misericordia e negozi più frequentati. Ma addirittura non sono mancate le raccolte fatte porta a porta. “Ci sono firme messe anche da persone provenienti dai paesi limitrofi – afferma il pittore Luca Macchi, tra gli organizzatori del primo incontro – a dimostrare come la questione non stia a cuore solo ai samminiatesi. Nel frattempo stiamo cercando di organizzare un secondo incontro, durante il quale possano presenziare anche il nuovo vescovo Andrea Migliavacca e il padre provinciale dei francescani”. Per il momento, però, ancora non è stata fissata una data certa, anche perché prima il vescovo vorrebbe incontrare personalmente il padre provinciale per affrontare l’argomento e vedere se ci sono ancora dei margini d’azione. È certo che si tratta di una situazione difficile, per la quale lo stesso Migliavacca si è confrontato con i frati rimasti nel convento, mentre pare che ci sia stato un ulteriore colloquio anche con la madre superiora delle Clarisse. Sembra infatti che nemmeno le suore di clausura siano rimaste indifferenti all’argomento: anche loro fanno comunque parte della famiglia francescana e si stanno interrogando su ciò che potrà succedere a seguito del trasferimento dei frati. A promuovere il secondo incontro insieme al vescovo, oltre al pittore Luca Macchi, sono Andrea Mancini e le signore Moscadelli, Giunti e Rossi in rappresentanza del Terz’Ordine Francescano.

Serena Di Paola