
Così come si era chiuso il 2015 con una sconfitta, il 2016 in casa per il Tuttocuoio si apre alla stessa maniera. Dopo un primon tempo equilibrato, la Spal costruisce la sua vittoria con uno spunto in avvio di ripresa. I neroverdi provano a reagire ma non creano le premesse per il pareggio. Nel finale con i nervi a fior di pelle, dovuti alla gestione della gara da parte del singor Dionisi, i neroverdi chiusono con 2 espulsi sul campo e 2 espulsi in panchina.
TUTTOCUOIO. Feola, Marchetti (74′ Bangal), Ferraro (58′ Calvano), Muroni (85′ Masia), Colombini, Falivena, Peverelli, Ricciardi, Tempesti, Palumbo, Shekiladze. A disp. Carboni, Bachini, Frare, Picascia, Esposito, Boubacar, Bangal, Caccia. Allenatore Lucarelli
SPAL. Branduani (79′ Contini), Gasparetto, Ceccaroni, Giani, Castagnetti, Mora, Lazzari, Schiavon, Zigoni, Di Quinzio (70′ Spighi), Finotto. A dip. Beghetto, Bellemo, Capezzani, Cellini, De Vitis, Ferri, Posocco. Allenatore Semplici.
ARBITRI. Dionisi della sezione de L’Aquila
ASSISTENTI. Lombardi di Brescia, Anderson Gleison di Saronno
Note: Angoli: 6 Tuttocuoio – 8 Spal. Ammuniti: 54′ Ferraro, 57′ Ricciardi, 69′ Castagnetti. Recupero primo tempo 2′, secondo tempo 6′. Espulsi: 81′ Vanigli (T – Allenatore in seconda protesta), 85′ Teola (T – proteste), 87′ Tempesti (T – gioco scorretto), 89′ Desideri (T – massaggiatore proteste)
Il primo tempo
Tuttocuoio e Spal iniziano il 2016 affrontandosi al Mannucci di Pontedera con lo stesso sistema di gioco: 3-5-2. Dopo 4 minuti spallini subito pericolosi: Finotto, su palla scodellata da Zigoni, si presenta davanti a Feola, il quale esce tempestivamente e evita il vantaggio. A cavallo del quarto d’ora di gioco si affaccia anche il Tuttocuoio, con Palumbo il cui sinistro risulta debole. Gara equilibrata: da entrambi i fronti prevale l’attenzione e la chiusura degli spazi. Al 20′ Lazzari si invola, propone un centro arretrato sul quale Di Quinzio alza la mira. Cinque minuti dopo Ricciardi ci prova da fuori: difettosa la correzione di Branduani sopra la traversa. Dal corner che ne scaturisce l’estremo estense si riscatta gettandosi alla sinistra per allungare in calcio d’angolo una conclusione secca di Peverelli.
La gara rimane aperta. Una punizione di Di Quinzio velenosa, è disinnescata in qualche modo da Feola. A 10 dall’intervallo palla gol clamorosa per la capolista: Finotto approfitta di un buco centrale, in corsa evita anche Feola, con l’intero specchio di porta a disposizione manca clamorosamente il facile appoggio nella porta sguarnita. Scampato il pericolo, 180 secondi dopo il Tuttocuoio crea l’opportunità più grande per passare: Tempesti guadagna il fondo e appoggia dietro per Peverelli, il quale manda alle stelle un calcio di rigore in movimento. L’ultimo sussulto del primo tempo è spallino: angolo di Castagnetti, fuori area per la volé di Schiavon, Feola ci mette i pugni in quello che può ricordare uno schema adottato dall’Inter negli anni ’90 e dalla nazionale tedesca ai mondiali vinti.
Il secondo tempo
La seconda parte, così come era avvenuto nel primo tempo, la inaugura Palombo con un tiro da fuori. Un minuto dopo, in un’azione che ricorda il gol dell’Inter ad Empoli, gli estensi passano: centro di Mora da sinistra, sul quale Zigoni ruba il tempo a tutti, conciari sorpresi e palla in rete. Poca prima dell’ora di gioco, per arrivare al pari, Lucarelli manda in campo i debuttanti Calvano e Masia (ottima la prova di quest’ultimo). Ma la Spal non corre pericoli. Gasparetto, su punizione di Schiavon, inconrna sopra la traversa, e un minuti dopo la combinazione Ricciardi per Peverelli non trova compagni disponibili sulla sponda di Palumbo.
Arriviamo al finale convulso per alcune decisioni prese a favore della capolista. Vanigli viene espulso dalla panchina, subito dopo Colombini evita, con una grande chiusura su Spighi che i titoli di coda vengano calati con anticipo. E sul versante opposto il sinistro a giro di Caccia sorvola di poco la traversa. A 6′ dalla fine Feola disinnesca su Zigoni, prima che il singnor Dionisi lo cacci per proteste dal terreno di gioco. Diventa una bolgia. Palumbo è il nuovo portiere, il quale mette i pugni su un tiro di mora prima di capitolare su Spighi dopo aver respinto su Finotto. Ma la gara era già stata chiusa anticipatamente.
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