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Lo spettacolo è stato emozionante e ha stupito partecipanti e spettatori in un allestimento che se da un lato ha recuperato il vero significato del presepe, dall’altro ha offerto scene fuori dal comune.
Oltre venti scene e trecento figuranti questi numeri del presepe vivente di San Miniato, organizzato dalla parrocchia ha richiamato più di duemila persone nel pomeriggio della festa del santo patrono il 26 dicembre. “Nato nel 2009 il presepe vivente nasce con l’intenzione di annunciare a tutti la grande gioia del Natale e di portare l’annuncio per le strade, all’aperto e fra la gente” – spiega Gabriella, animatrice della manifestazione. “Scenografie, musiche, aromi, atmosfere, costumi e personaggi in un’opera corale che conduce il visitatore indietro nel tempo” – continua.
Partiti dalla piazzetta adiacente la farmacia comunale i figuranti, in corteo si sono recati fino alla chiesa parrocchiale dove è andato sono andati in scena i momenti principali della vita di Giuseppe e di Maria dall’annuncio dell’angelo Gabriele, passando per il censimento, fino alle locande. Infine, alla grotta, la nascita di Gesù bambino tra gli applausi dei presenti.
Ad assistere alla manifestazione c’era anche il vescovo Andrea Migliavacca che si è congratulato per l’iniziativa, invitando a riflettere sul ruolo che ognuno di noi ha nel presepe. Oltre la vescovo c’era anche il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, nativo di San Miniato Basso che ha partecipato con soddisfazione accompagnato dal parroco don Luciano Niccolai. Si replica il 6 gennaio per l’Epifania a partire dalle 16,30. Nelle Terre dei presepi.