
La via Francigena ma non solo. La sfida è quella di recuperare gli antichi percorsi di pellegrinaggio medievale, attraverso un sistema di itinerari che oggi come ieri vede al centro proprio a Fucecchio.
E’ quanto emerso satamani, a Firenze, alla presentazione del progetto di valorizzazione della via “Romea Strata”, la rete di antichi cammini attraverso i quali i pellegrini scendevano dal nord Europa per raggiungere Roma. Il territorio di Fucecchio è il vero fulcro della Romea Strata: in Toscana giungevano i pellegrini dopo aver percorso la Romea longobarda e la Romea nonantolana che a Fucecchio si ricongiungeva alla Via Francigena. Da qui era possibile raggiungere Roma, Santiago de Compostela e Gerusalemme.
“Fucecchio – spiega l’assessore alla cultura Daniele Cei – ha rappresentato un importante crocevia tra le strade romee perché in epoca medievale vi era l’unico ponte sull’Arno tra Pisa e Firenze. Per questo motivo stiamo investendo sulla valorizzazione e il recupero degli antichi tracciati percorsi dai pellegrini”.
Alla presentazione, nella sede regionale di Palazzo Strozzi, erano presenti l’assessore al turismo della regione Toscana Stefano Ciuoffo, il consigliere regionale Francesco Gazzetti, lo storico Zeffiro Ciuffoletti, il vescovo di Pistoia Fausto Tardelli e don Raimondo Sinibaldi, direttore dell’ufficio pellegrinaggi della diocesi di Vicenza e promotore del progetto. Durante la presentazione è stato consegnata all’assessore Cei la pergamena istitutiva dell’itinerario Romea Strata.