
Un grave lutto ha svegliato questa mattina il mondo imprenditoriale di Santa Croce. Si è spenta ieri sera Daniela Bendinelli, moglie di Alessandro Francioni, titolare della conceria San Lorenzo, vicepresidente dell’Associazione conciatori di Santa Croce (che aveva presieduto fino a pochi anni fa), nonché vicepresidente dell’Unione industriale pisana.
La donna, 68enne, si trovava ieri sera in auto con la moglie di Franco Donati, presidente dell’Assoconciatori, per raggiungere i mariti alla una cena di auguri dell’Unione industriale in programma a La Noce, nei pressi di Uliveto. Durante il tragitto, verso le 21,30, la donna (alla guida dell’auto) avrebbe accusato un malore in prossimità di San Giovanni alla Vena. Dopo aver fermato la vettura è stato dato l’allarme al 118, anche se all’arrivo dell’ambulanza la situazione risultava già irreversibile: poco dopo l’arrivo dei sanitari la donna è deceduta, uccisa molto probabilmente da un infarto. Inutili i tentativi di rianimazione tantati in ambulanza per oltre 40 minuti.
La notizia si è diffusa subito questa mattina nel comprensorio del cuoio, lasciando di stucco i tanti che la conoscevano. Bendinelli aveva partecipato lo scorso giovedì, insieme al marito, alla tradionale cena degli auguri di Natale organizzata al Museo del Cuoio dall’Associazione conciatori di Santa Croce e dal Consorzio conciatori di Ponte a Egola. Santacrocese da sempre, la donna lascia anche un figlio, Filippo, la cui moglie in dolce attesa le avrebbe dato il primo nipotino tra pochissimi giorni.
La camera ardente è stata allestita da questa mattina nell’abitazione della famiglia Francioni in località Poggio Adorno, nel territorio comunale di Castelfrenco. Da qui, alle 14,30 di domani, partirà il corteo funebre che raggiungerà alle 15 la chiesa collegiata di Santa Croce dove saranno celebrati i funerali.
Il presidente dell’Associazione conciatori Franco Donati la ricorda come “una donna brillante, organizzativa, che ha dato una grande mano ad Alessandrio nella gestione di alcuni delle loro società”.
Giacomo Pelfer