
Hanno abbandonato tutto per scommettere su sé stessi, inventandosi un lavoro nel campo dello street food di qualità con un prodotto inedito e completamente nuovo.
Sono Francesco Strozzalupi e Alberto Martini, 25enni, di Santa Croce. Il primo con un curriculum nel basket professionistico, il secondo con una laurea conseguita a Londra, dallo scorso maggio girano l’Italia tra appuntamenti e festival del cibo da strada a bordo di un elegante Ape Piaggio. Dal 14 novembre sono approdati anche alla Mostra mercato del tartufo bianco di San Miniato, portando per la prima volta in zona il loro “panzero”, una sorta di panzerotto fuori dal comune. Una pasta fritta in effetti, ma realizzata con due farine biologiche, lievito madre e germoglio di grano, per un risultato più leggero, digeribile e delicato al palato. Un panzerotto gourmet insomma, da farcire con prodotti rigorosamente biologici e cento per cento toscani: dagli affettati ai formaggi, dalle marmellate alle salse; il tutto innaffiato da birre rigorosamente artigianali e dall’unica spuma tutt’ora prodotta in Toscana. Una scommessa, quella di Francesco e Alberto, nata dopo aver viaggiato in vari paesi europei, dove la cultura dello street food di qualità è in rapida espansione.
Oggi (domenica 6 dicembre), per l’ultimo giorno di mostra mercato, sarà quindi l’ultima occasione per assaggiare il panzero nella città della Rocca, dopodiché il panzerotto biologico farà rotta a Montecatini dove resterà tra lunedì e martedì di fronte alla casa di Babbo Natale. “I primi mesi è stata più dura, soprattutto per far conoscere il prodotto – ci raccontano Alberto e Francesco -. Abbiamo lavorato molto, invece, a partire da agosto fino al mese di ottobre”. C’è un po’ di delusione, invece, sull’esperienza “in patria”: “Purtroppo – spiega Alberto – a San Miniato siamo stati posizionati accanto ai classici furgoni di porchetta e lampredotto che fanno di tutto e il nostro prodotto alla fine risulta un po’ penalizzato, perché i visitatori non percepiscono che il nostro è un prodotto completamente diverso. Nei festival di Street Food ai quali abbiamo partecipato, invece, soprattutto al nord, la gente si muove proprio per cercare un prodotto diverso e di qualità”. Ancora presto, quindi, per tirare le somme: “Dopo Montecatini ci fermiamo – dice Alberto – per poi ripartire a gennaio. Il 2016 sarà l’anno giusto per fare un bilancio”. (g.p.)