
La ricerca incontra l’industria conciaria e insieme puntano a illustrare le nuove opportunità del distretto.
Venerdì 20 novembre, al Museo del Cuoio di Santa Croce sull’Arno, il convegno è promosso dall’Associazione Conciatori. Insieme ieri e oggi a costruire il domani del Distretto sarà occasione per presentare le sinergie in atto nel distretto conciario toscano, tra impresa e università, per valorizzare in pieno l’impegno dei conciatori nel rispetto dei più rigidi standard di impresa e nell’offerta di prodotti di qualità riconosciuti dagli operatori di tutto il mondo. Tra i temi trattati anche i rischi e le opportunità per il made in Italy e per il settore conciario e il tema dell’ export, che vede consolidato il dialogo tra operatori conciari italiani ed esteri: in quest’ottica l’Associazione Conciatori esprime simbolicamente vicinanza a tutti i Paesi coinvolti nei recenti eventi terroristici (un piccolo tricolore francese è presente sul sito internet dell’Associazione e il convegno si aprirà con un minuto di silenzio). Ad aprire il dibattito sarà Il distretto conciario tra passato e futuro di Franco Donati, presidente Assoconciatori. Poi, di Valorizzazione ambientale e competitiva delle aziende e dei prodotti del distretto parlerà Fabio Iraldo, Istituto Management Scuola Superiore Sant’Anna e di Andamento dei settori contigui: rischi e opportunità per il settore conciario sarà trattato da Giuseppe D’Onza, Dipartimento Economia e Management Università di Pisa. Di Banca CR Firenze per il Distretto della Concia parla Guido de Vecchi, vicedirettore Generale Banca CR Firenze. A chiudere sarà La ricerca come motore dello sviluppo, di Maria Chiara Carrozza, Scuola Superiore Sant’Anna.