Città del Cuoio, un bando per ridisegnare il Comprensorio

18 novembre 2015 | 11:46
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Città del Cuoio, un bando per ridisegnare il Comprensorio

Fanno squadra i comuni del Comprensorio del Cuoio. A unirli, mentre ancora imperversa il dibattito sulla Città del Cuoio, non sono né la politica né la cultura, bensì i finanziamenti. E’ in questi giorni, infatti, che muove a passi serrati la concertazione sul Progetto Innovazione Urbana, il bando di finanziamenti regionale per la costruzione di servizi integrati di area, l’Area Funzionale Urbana, appunto (leggi qui S.Miniato frazione di S.Croce e Spinelli assegna le deleghe).

In sostanza si tratta di costruire un progetto integrato per la gestione dei servizi come città “policentrica”, da presentare al bando in cambio di finanziamenti per i progetti presentati. Tutto ruota intorno al distretto industriale di Santa Croce sull’Arno, comprendente i comuni di San Miniato, Montopoli, Santa Maria a Monte, Castelfranco e Fucecchio, individuato come territorio eligibile per la richiesta dei finanziamenti, anche se i progetti da finanziare potranno avere carattere non strettamente industriale. L’idea è quella di presentare un piano che consideri, di fatto, l’area dei sei comuni come una città a più centri, con l’intenzione di realizzare investimenti in ogni comune coerenti con quanto previsto dal bando, collegati e integrati funzionalmente e che affrontino in modo coerente il disagio socio economico letto attraverso gli indicatori del bando. Molti i settori che saranno interessati dal progetto, di fatto già in parte elaborato dai sei comuni e in fase di costruzione in dettaglio anche a partire dalle osservazioni che verranno da sindacati, associazioni ed enti, chiamati a raccolta per un incontro consultivo proprio in questi giorni. Ancora segreto il progetto che i comuni presenteranno in Regione, anche se fra i fini del bando vi è quello di migliorare sensibilmente la qualità della vita della popolazione e dei territori, mirando a impattare positivamente sul futuro delle comunità, attraverso opere infrastrutturali di rigenerazione urbana, implementazione di servizi sociali, educativi, di accoglienza e di assistenza alle categorie più deboli, di natura ambientale e di animazione economica con un occhio di riguardo alle giovani generazioni. Soldi, progetti, e infrastrutture che potranno essere portati alla luce solo con un lavoro d’equipe quindi, con buona pace dei campanilismi.

Nilo Di Modica