
Nuova percorso partecipativo a Castelfranco, polemiche annesse. Saranno infatti le aree verdi, stavolta, il centro di un processo di coinvolgimento dei cittadini. Uno strumento per la co-progettazione delle aree verdi e delle piazze del comune si avvarrà dei contributi provenienti dalla cittadinanza, con una spesa complessiva per l’amministrazione comunale di circa 11mila euro. Una scelta che non è passata inosservata e che ha già messo sul “chi va la” il Movimento 5 Stelle, che in una nota dai toni molto critici prende le distanze dalla decisione di investire soldi pubblici sull’operazione. “Probabilmente non tutti i cittadini sanno che l’amministrazione ha voluto e dato inizio anche ad un ‘nuovo strumento’ per la co-progettazione delle are verdi: un percorso partecipativo.
Anche per la gestione delle piazze il nostro comune si avvarrà di questo fantastico strumento, e su questo non ironizziamo, perché la partecipazione dei cittadini è una bella cosa. – scrivono dal Movimento. “Cosa ci preoccupa? Innanzitutto che questo percorso ha un costo non ancora quantificato con certezza. In commissione, dopo nostra specifica richiesta, è stato indicato un costo approssimativo di 10 o 12mila euro a carico del comune. Come è possibile decidere di realizzare qualcosa senza sapere quanto costerà? Se fossimo a casa nostra, faremmo sicuramente una serie di preventivi per avere idea della spesa prima di decidere. Allora perchè decidere di fare un intervento prescindendo da una analisi dei costi e senza aver presentato una anche semplice analisi costo-beneficio?”. Al centro dei dubbi dei grillini ci sarebbe poi la scelta in merito all’azienda che fattivamente si dovrà occupare di gestire questo processo: la cooperativa Sociolab, già nota alle cronache per la gestione di altri progetti in passato nel comune e non solo. “Chi avrà in gestione il percorso? La cooperativa Sociolab di Firenze. Ricordate il POP UP del 2014 promosso dall’assessore all’urbanistica, allora in carica, Cristian Pardossi? – continuano i 5 Stelle. “Il comune andrà in affidamento diretto, senza nemmeno un bando ad evidenza pubblica?”. Parole alle quali ha voluto replicare celermente l’assessore all’ambiente Federico Grossi. “Da parte del Movimento 5 Stelle non si sa far altro che polemizzare, senza mai entrare nel concreto – dice l’assessore. – Facciamo e faremo un largo uso dello strumento della partecipazione perché è parte fondamentale del programma di governo con il quale ci siamo presentati di fronte ai cittadini all’ultima scadenza elettorale. Crediamo inoltre che di fronte alla crisi economica che ci attanaglia momenti di partecipazione e riflessione collettiva siano necessari a ripensare un patto pubblico-privato, stimolando il tessuto della comunità e delle energie presenti nella cittadinanza. Ciò sta già accadendo in questi mesi, con cittadini che spontaneamente formano comitati per la gestione del verde pubblico. Quanto poi alla gestione del processo, non comprendiamo in nessun modo la polemica in atto: premesso che l’entita dell’investimento ci permetterebbe di dare la cosa in gestione con affidamento diretto, in questo caso ciò non è avvenuto. Sono state vagliate ben tre aziende e proprio grazie al raffronto delle offerte, con ribasso d’asta, abbiamo ritenuto che la Sociolab avesse il prospetto migliore. Il che ha portato ad una spesa di 11100 euro, sotto la soglia dei 12mila che ci eravamo dati. Non premetteremo ai 5 stelle di ostacolare quello che i cittadini vogliono fare con l’amministrazione comunale.”