S.Miniato anni ’50 nel libro di Pertici

7 novembre 2015 | 11:03
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S.Miniato anni ’50 nel libro di Pertici
S.Miniato anni ’50 nel libro di Pertici
S.Miniato anni ’50 nel libro di Pertici
S.Miniato anni ’50 nel libro di Pertici
S.Miniato anni ’50 nel libro di Pertici

Una San Miniato in bianco e nero, raccontata attraverso le storie e i volti di una città apparentemente lontana nei tempo ma vicinissima nei ricordi. È la San Miniato dagli anni Cinquanta e Sessanta che rivive nelle pagine di “Pian delle Fornaci”, l’ultimo libro dello scrittore Giancarlo Pertici, arricchite dalle fotografie di Francesco Gallerini scattate per le strade di San Miniato tra la fine degli anni ’40 e l’inizio dei ’50.

L’opera sarà presentata il prossimo sabato, 14 novembre, nell’Aula Pacis al piano inferiore dei loggiati di San Domenico a San Miniato. L’appuntamento, organizzato dalla casa editrice La Conciglia di Santiago, è fissato alle 15,30.
Sarà solo appuntamento, in realtà, di una nuova stagione culturale per la città della Rocca, promossa da Luca Macchi e Andrea Mancini attraverso La Conchiglia di Santiago. In programma presentazioni di libri, mostre su grandi pittori e artisti tra la fine dell’800 e l’oggi, spettacoli teatrali, proiezioni di film e ancora incontri, dibattiti e molto altro.
In attesa del programma, che verrà annunciato nelle prossime settimane, Macchi e Mancini presentano il primo incontro in programma il prossimo sabato con il libro “Pian delle Fornaci”. È il secondo libro di Giancarlo Pertici, che ormai non si può non chiamare scrittore, dedicato alla memoria di un’epoca appena passata, anche se apparentemente molto lontana dall’oggi: gli anni Cinquanta e Sessanta, qualcosa prima, qualcosa dopo. Una ricostruzione di vite, di eventi, di storie e situazioni che non vuole essere nostalgica, cercando invece di aiutare una contemporaneità sempre più incerta.
È dal Pian delle Fornaci, che negli anni ’50 era il luogo privilegiato di giochi e scorribande dei bambini del quartiere Scioa, che comincia questo nuovo libro, con all’inizio il ritorno dalla prigionia dell’ultimo soldato; poi tante storie a seguire, a far rivivere usanze, personaggi e lavori perduti.
“Abbiamo bisogno di libri come questo – si legge nella quarta di copertina – che possono assomigliare a quelli di un premio nobel, come Jean Patrick Modiano o di uno scrittore straordinario come Luigi Meneghello: ricerche nella propria memoria, o subito fuori, che diventano pagine memorabili. Il libro nato sulla scia del primo (“I racconti dell’Orto”, uscito l’anno scorso), ad esso è strettamente legato, sia nella forma che nel tema. Un percorso che attraversando tutti gli anni 50, va a soffermarsi almeno alla fine dei 60, quando il miracolo economico sembrava rendere possibile qualsiasi sogno”.
Presenteranno il libro l’architetto Anna Braschi dell’associazione “Moti Carbonari. Ritrovare la strada”, Daniela Bianconi del Premio internazionale La Rocca che ha di recente attribuito un prestigioso riconoscimento proprio a Giancarlo Pertici e il professor Luigi Latini, un sanminiatese che insegna architettura del paesaggio all’Università di Venezia e che ha dedicato i suoi studi più recenti propria alle mutazioni della città di San Miniato. L’organizzazione è a cura della Conchiglia di Santiago e della Pro Loco, presente con la sua presidente Nicoletta Corsi, il patrocinio del Comune di San Miniato, con Chiara Rossi, vicesindaco e assessore alla cultura.