
Alla fine due contrade non si sono presentate. San Pietro e San Michele hanno scelto di non partecipare alla riunione del comitato Palio in programma ieri sera, tenendo il punto, per adesso, sulla richiesta di modifica del regolamento non condivisa dalle altre due contrade e soprattutto dallo stesso comitato. La questione, però, sarebbe solo rinviata, in attesa di un faccia a faccia previsto tra martedì e mercoledì.
L’obiettivo è quello di ricomporre la frattura netta emersa negli incontri delle ultime settimane in merito alle modifiche da apportare al regolamento della manifestazione. San Pietro e San Michele, infatti, avevano chiesto di rivedere l’articolo che disciplina i limiti d’intervento delle contrade nella meccanica dei barchini, dopo le ultimi edizioni che hanno visto le contrade impegnate in un costante miglioramento dei mezzi. Da qui la richiesta di biancoazzurri e gialloneri di provare ad “uniformare” le caratteristiche dei barchini limitando l’iniziativa delle singole contrade. Una proposta inaccettabile per San Martino e San Bartolomeo che, al contrario, avevano avanzato altre novità riguardanti lo svolgimento della gara. Per tutta risposta, nella riunione del 23 ottobre, il comitato aveva portato un proprio regolamento nel quale, come unica novità di rilievo, si fissavano determinate penalità e sanzioni per chi si renda responsabile di comportamenti violenti (alla luce di quanto accaduto la scorsa edizione). Una decina di giorni fa, quindi, il comitato aveva lanciato un ultimatum alle contrade chiedendo di trovare un accordo entro il 5 novembre, minacciando in caso contrario di procedere automaticamente con l’adozione del proprio regolamento.
Alla scadenza dell’ultimatum, nessuna notizia dalle contrade che ieri sera erano presenti alla riunione solo per metà. “Due contrade non si sono presentate – spiega il presidente del comitato Paolo Nuti – ma dovremmo comunque riuscire ad incontrarle tra martedì e mercoledì. La questione, quindi, è solo rinviata”.
Per il comitato organizzatore, in pratica, le contrade sono chiamate adesso a sottoscrivere il regolamento, senza ulteriori discussioni. Viceversa, potrebbero aprirsi scenari più che mai agitati in vista del trentennale 2016. “Solo chi firmerà potrà partecipare al prossimo palio – ricorda Nuti – Se le contrade non aderiranno, ci riserviamo di organizzare una conferenza stampa per rendere noti ai castelfranchesi tutti i dettagli della vicenda”. (g.p.)