
Percorso partecipavo, quanto mi cosa. A fare i conti della serva su quanto costa attuare questo espediente di democrazia partecipata di stampo anglosassone a Castelfranco sono gli esponenti di Castelfranco che tirano la riga sui costi di due percorsi che l’amministrazione ha avviato.
“Il regolamento del Forum dell’integrazione – dicono gli esponenti di minoranza – è stato affidato a un percorso partecipativo, portato avanti da un’agenzia per un costo complessivo di partenza previsto in 21mila euro pubblici, 17mila stanziati dalla regione e 4mila euro da fondi comunali. C’è poi il regolamento di adozione delle aree verdi sarà portato avanti attraverso un altro percorso partecipativo con la cittadinanza, con un costo non ancora ben precisato ma che si aggirerà tra 10mila e 12mila euro assegnato ad una cooperativa esterna, la Sociolab, quella che ha anche gestito il Pop Up”.
“In fondo – continuano gli M5s – i consiglieri hanno un rimborso di 19 euro a seduta, moltiplicato per 6 (tanti sono i membri di ciascuna commissione), fa un totale di quasi cento euro per ogni incontro. A dire il vero, tra consigli e commissioni, il totale dei compensi annuali orientativamente è stato di 3 e i 4mila euro complessivi per tutti i 16 consiglieri , cifra ben al di sotto di quanto speso per ciascuno dei percorsi partecipativi.
Perché fare questi affidamenti si chiedono gli esponenti 5 stelle: “I consiglieri – ironizzano – non sembrano affidabili perché troppo economici? La parola, condivisione, è sempre più spesso usata, nelle dichiarazioni di intenti, anche se la corrispondenza tra parole e azioni, resta la parte più difficile! Purtroppo”.