





Singolare protesta di fronte al municipio questa mattina. A metterla in pratica sull’onda di una situazione divenuta insostenibile il cinquantaseienne Benedetto Pellegrino, poco dopo lo sfratto che lo ha colto di prima mattina nel suo appartamento di Fucecchio.
Piazzatosi di fronte all’entrata del palazzo comunale in compagnia del cane intorno all’ora di pranzo, ha preteso di parlare con qualcuno dell’amministrazione, minacciando lo sciopero della fame. Originario di Castelfranco, invalido, Pellegrino è stato per qualche tempo responsabile della manutenzione dello stadio comunale di Fucecchio, lavoro che ha alternato negli anni a vari lavori di giardinaggio per altri soggetti. A scatenare la protesta anche una vecchia vertenza legata proprio ai piccoli lavori di manutenzione presso lo stadio, per conto della vecchia società del Fucecchio calcio diversa dall’attuale, che a dire del Pellegrino sono stati pagati solo parzialmente sotto la promessa di continuare a lavorare presso la struttura. Promessa caduta probabilmente anche a seguito della crisi della società sportiva a cui è seguita la nascita di una nuova realtà calcistica. “Rimango qua – ha dichiarato Pellegrino appostato di fronte al comune “voglio che qualcuno che scenda e mi dia i soldi che mi spettano o inizierò anche lo sciopero della sete”. L’uomo ha resistito nella protesta fino al metà pomeriggio, quando a seguito di una trattativa portata avanti da un assistente sociale e degli uomini della polizia municipale, ha accettato una collocazione presso un centro di accoglienza sito nel comune di Empoli, dove potrà stare per qualche tempo. “I servizi sociali del comune sono a conoscenza da tempo di questa situazione” dice l’assessore alle politiche sociali Sandro Buggiani. “Pellegrino ha rifiutato tutte le opzioni che l’ufficio adibito all’emergenza abitativa gli hanno prospettato, malgrado da parte del comune non sia mai mancata la disponibilità, che ancora adesso rinnoviamo”. Parole confermate anche dal sindaco Alessio Spinelli, che all’epoca dei fatti raccontati da Pellegrino era assessore allo sport. “L’unico onere del comune è quello di monitorare lo stato delle strutture date regolarmente in gestione alla società con un bando, e di controllare le rendicontazioni. Non è certo di mia competenza sapere che tipo di accordi la vecchia società intratteneva con questo signore” dice il primo cittadino. “Posso confermare però che si tratta di una persona i cui problemi sono già noti ai nostri uffici, che in più di un’occasione si sono fatti carico di sostenerlo nel pagamento di alcune bollette e nell’erogazione di aiuti. Abbiamo cercato di venirgli incontro anche per il problema dello sfratto, come facciamo con tutte le persone in difficoltà che si rivolgono all’ufficio delle politiche sociali”.
Nilo Di Modica
Giacomo Pelfer