
Sono sempre più inquietanti i numeri legati al gioco e alle ludopatie. Una questione che nella nostra zona vede storicamente l’area dell’Empolese Valdelsa da sempre impegnata più di altri sulla questione. E’ da questa considerazione, unita al dibattito sulla nuova Legge di Stabilità in discussione al senato, che al prossimo consiglio comunale di Fucecchio previsto per domani sera, 29 ottobre, il gruppo Fabrica Comune del consigliere Emanuele Cripezzi presenterà una mozione che chiede all’amministrazione una decisa presa di posizione contro il gioco d’azzardo. A destare in particolare la preoccupazione della sinistra fucecchiese, che ha elaborato il testo della mozione in tandem con la sinistra empolese e punta a farla presentare anche negli altri comuni, è la decisione del governo della messa a bando per l’apertura di altri ventiduemila “punti azzardo”, cioè sale giochi o spazi dedicati al gioco nei locali pubblici. Soldi che il governo ha inserito come voce di bilancio tra le risorse che dovrebbero stabilizzare i conti, con una previsione di entrata consistente per le casse dello stato “Nel documento approvato del Consiglio dei Ministri appaiono due voci di entrata molto eloquenti – si legge nella mozione – «Imposta sui giochi» e «Giochi (nuove gare)» il cui ricavato previsto ammonta a 500 milioni per voce, per un totale di 1 miliardo di euro aggiuntivo derivante dal gioco d’azzardo nel 2016. Senza contare che “questi ventiduemila nuovi punti gioco andranno ad aggiungersi ad almeno 90 mila cosidetti “corner” (angoli-bisca nei bar e nei più diversi locali pubblici) che ospitano già 380 mila slot machine e ad altre circa 3000 sale giochi, che ospitano altre 40 mila macchinette ufficialmente censite, ma che molto probabilmente sono numericamente molto più consistenti dato l’enorme dato sommerso di questo tipo di economia”. Fatto molto grave agli occhi dei promotori della mozione, che chiede alla maggioranza di esprimere “la contrarietà del Comune di Fucecchio all’incentivazione da parte del Governo di aperture di nuove sale slot, vlt e all’installazione di nuove slot machine negli esercizi pubblici, ritenendo eticamente e politicamente non degno di un paese moderno ed europeo il tentativo di stabilizzare il bilancio dello Stato aumentando il giro d’affari del gioco d’azzardo, che nel medio e lungo termine apporterà più costi in termini socio-sanitari che benefici”. Questo, oltre alla richiesta di portare avanti nell’immediato futuro una lotta al fenomeno, tramite “campagne di sensibilizzazione (specialmente rivolte ai più giovani con l’aiuto delle Istituzioni scolastiche) e con il disincentivo, per quanto consentito dalla legge e dagli strumenti normativi, di nuove aperture e proliferazione sul territorio comunale di sale slot, vlt o slot machine”. Parole che Cripezzi fa seguire ad una serie di considerazioni più specifiche per il nostro territorio. “Il fenomeno di cui parliamo in questo documento è sempre più diffuso anche nel nostro comune e nei comuni limitrofi e rappresenta sempre più una questione di rilevanza sociale, sanitaria ed economica, oltre che etica” dice. “Dalle informazioni che siamo riusciti a reperire, anche a partire da dati registrati dall’Asl 11, ci risulta che in soli 10 anni il fenomeno è aumentato del 2500%. E stiamo parlando della punta dell’iceberg”. “Per questo – continua – crediamo che il comune di Fucecchio, come fatto in passato in alcune dichiarazioni d’intenti, debba iniziare a prendere sul serio la questione”. Speranze che potrebbero risultare vane, stando almeno a quanto anticipato dal segretario comunale del Partito Democratico di Fucecchio Leonardo Bertini. “Questa maggioranza ha in più occasioni esternato il suo pensiero circa il gioco d’azzardo, sul quale abbiamo deliberato anche in un consiglio precedente in direzione di una critica del fenomeno per le dimensioni che sta prendendo” dice Bertini. “Ciononostante siamo orientati verso un voto negativo dato i 22mila bandi di cui si parla nella mozione sono in realtà parte di una proroga a concessioni già date. Si consideri inoltre che stiamo parlando di una legge di stabilità sulla quale il dibattito è in corso”.
Nilo Di Modica