Non ci sarà alcun risarcimento, secondo l’ufficio legale dell’Asl 11, per la famiglia di Ponte a Egola danneggiata dai pini dell’ex ospedalino di via Giordano Bruno abbattuti durante le forti raffiche di vento del 5 marzo scorso. A renderlo noto è una breve nota firmata dall’azienda sanitaria. Poche righe, nelle quali si ribadisce che niente è dovuto a copertura dei danni provocati dal vento, in quando l’accaduto si configura come evento atmosferico “eccezionale”.
La storia vede protagonista la famiglia Mannucci, che vive in un’abitazione alle spalle dell’ex distretto Asl di Ponte a Egola, il cosiddetto ospedalino, abbandonato da tempo ma tutt’ora di proprietà delle stessa Asl. Il 5 marzo scorso, in una giornata caratterizzata da fortissime raffiche di vento in tutta la Toscana, due dei pini ubicati nel giardino esterno dell’ospedalino precipitarono addosso all’abitazione della famiglia Mannucci, danneggiando gravemente il garage, il terrazzo e una porzione del tetto. Un danno stimato in 55mila, come da preventivi che il proprietario aveva recapitato alla Als per chiedere il risarcimento. In un primo momento, infatti, i rappresentanti dell’azienda sanitaria si sarebbero detti disponibili a coprire i lavori necessari alla sistemazione dell’immobile, salvo poi rifiutare ogni risarcimento in una lettera inviata il 14 agosto. Da qui le rimostranze dell’uomo, il signor Franco Mannucci, contro quella che definisce “una vera e propria ingiustizia”. Leggi anche: I pini dell’Asl fanno 55mila euro di danni, ma l’ente non paga
Eppure, a detta della Asl, la questione sembra praticamente chiusa, senza possibilità di appello. “In riferimento a quanto pubblicato – scrive l’azienda sanitaria in risposta al nostro servizio – l’Asl 11 tiene a precisare che rispetto alla vicenda in questione non ci sono ad oggi elementi nuovi da cui emergano responsabilità proprie, essendo l’evento dovuto a una condizione atmosferica eccezionale. L’azienda, pertanto, non può rispondere di eventuali danni verificatisi per circostanze eccezionali”. “L’evento – prosegue la nota – è stato oggetto di una valutazione di cui è stato dato riscontro formale all’interessato. Tale comunicazione risale al 14 agosto scorso e non hanno avuto seguito altri contatti tra le parti. Sotto il profilo assicurativo, l’azienda agisce tramite un sistema di autotutela così come prevista dalla normativa regionale”. (g.p.)