
Il tartufo e la pelle Ponte a egola celebra le sue eccellenze con una manifestazione che con il 2015 arriva alla sua seconda edizione. ma che si è già caratterizza come la manifestazione del Tartufo Bianco legata alla sostenibilità.
Organizzata dall’Associazione La Ruga, la seconda sagra del Tartufo Bianco di San Miniato, si svolgerà sabato 24 e domenica 25 ottobre 2015. Tutto ruota intorno a due eccellenze del territorio il tartufo e la pelle. Due mondi solo apparentemente distanti tra loro: quello della pelle e quello del tartufo, ma che attraverso una buona politica ambientale, programmata e realizzata nel lungo periodo, arrivano in realtà a stretto contatto e rappresentano un valore aggiunto in un territorio nel quale, fanno da cornice una invidiabile posizione geografica e un contesto artistico, architettonico e culturale che i luoghi intorno a San Miniato esprimono.
E mentre il comparto conciario si può fregiare di lavorare in un contesto che ha saputo mantenere integro l’ambiente e di cui il Tartufo Bianco, vero e proprio indicatore biologico, con la sua presenza ne certifica il valore, a sua volta il Tartufo Bianco, prodotto di pregio della terra e cibo più prezioso e più caro della tavola, trova nelle pelli conciate al vegetale che i migliori stilisti e le più note griffe della moda utilizzano per il trend e il pronto moda, un prodotto che rafforza un suo posizionamento alto ed è a sua volta in grado di fare da traino all’economia della zona.
Il bosco tartufigeno
Il tartufo per poter crescere ha bisogno di condizioni molto particolari e specifiche, che non si trovano ovunque e che si localizzano in pochissimi ambienti, specie per il Tuber Magnatum Pico, presente solo in Italia e pochi altri luoghi. Ecco che si comprende l’importanza del mantenimento e della conservazione di questi ambienti e delle loro peculiarità. Entrando nel merito, i fattori che concorrono all’habitat adatto per la maturazione del Tartufo Bianco sono il terreno, il clima e la vegetazione.
L’habitat ideale è quello dei boschi in prossimità dei corsi d’acqua. Le piante arboree sono il pioppo bianco e il pioppo nero. Si trovano poi i salici e varie specie di querce, i noccioli, i carpini e gli olmi, fino ad arrivare agli arbusti di corniolo, alla sanguinella, al prugnolo selvatico, al biancospino e ad altre essenze.
Ma si può trovare, seppur più sporadicamente, nei boschi di querce, in particolare di roverella e cerro e nelle pioppete coltivate. Per conoscere meglio il bosco tartufigeno e conoscerne i segreti, la manifestazione prevederà due appuntamenti per sabato 24 alle ore 15,00 (“Alla scoperta del “Bosco Tartufigeno” escursione guidata nei luoghi dove nasce il tartufo bianco con la guida storico-ambientale Giovanni Corrieri e il tartufaio Giovanni Moscillo) e per domenica 25 alle ore 9,30.
L’enogastronomia e cooking show
E’ il tartufo bianco il protagonista a tavola. E’ possibile degustarlo sabato 24 a cena e domenica 25 a pranzo e a cena in un menu di Fantasia al Tartufo bianco, Crostini al Tartufo bianco, Antipasto toscano, Carpaccio al Tartufo bianco, Tagliolini al Tartufo bianco, Risotto al Tartufo bianco, Crespelle gratinate al Tartufo bianco, Tagliolini ai funghi, Gnocchi di ricotta al Tartufo bianco, Bistecca di Manzo alla brace con Tartufo bianco, Scaloppine al Tartufo bianco, Uova al tegamino con Tartufo bianco, Bistecca di Manzo alla brace, Scaloppine al limone.
Non mancano anche i momenti in cui la cucina diventa spettacolo. Ad animare e condurre i cooking show nel pomeriggio di domenica 25, lo chef Marco Nebbiai e il giornalista enogastronomico Fabrizio Mandorlini. Saranno cucinati dal vivo e fatti assaggiare ai presenti la gli gnocchi di ricotta al Tartufo Bianco, mentre le massaie stellate che propongono nelle feste paesane il tartufo cucinato secondo la tradizione, si sfideranno a cucinare dal vivo il tagliolino per aggiudicarsi il titolo di “Massaia del tartufo bianco delle Colline Sanminiatesi 2015.
Tra rievocazione, attrazione e spettacolo ci sarà l’arrivo del Tartufo in Vespa. Saranno i tartufai a portarlo con i loro cani campioni a bordo della mitica due ruote di Piaggio, riprendendo una tradizione che dal dopoguerra agli anni Ottanta, vedeva il tartufaio andare a fare tartufi con questo mezzo di trasporto.
Tartufai che saranno protagonisti della gara di escavazione del tartufo con i loro cani, mentre il Vespa Club di San Miniato proporrà un giro tra le colline tartufigene “Alla scoperta dei castelli e delle pievi della Valdegola”.
La manifestazione avrà un prologo d’autore con la cena di gala di presentazione della manifestazione mercoledì 21 alle ore 19,30. Nell’occasione sarà inaugurato “Senso” il vernissage di Luca Pupeschi.
Chef d’eccezione Paolo Fiaschi, (recentemente secondo classificato in provincia di Pisa per le guide dell’Espresso) e Salvatore Vigliotti. Il menu: Uovo di Carpareto con Cardoncelli, Frutta secca e Tartufo bianco, Cipolla di Cèrvennes farcita, Gratin e Tartufo bianco, mousse di Parmigiano con salsa di Topinambur, petto di anatra glassato con Sedano Rapa, Spuma di cioccolato bianco con Tartufo bianco. Vini in abbinamento: Cosimo Maria Masini, Pietro Beconcini, Agrisole, Cupelli Spumanti. Info e prenotazioni: 339 23 93 899.