





Sta ricevendo un discreto successo la campagna di informazione e prevenzione sul rischio alluvioni “Io non rischio”, partita ieri mattina e presente fino alle 19 di questo pomeriggio, domenica 18 ottobre, presso piazza della Pace a San Miniato Basso e a Castefranco di Sotto e Fucecchio, organizzata dalle misericordie dei tre centri con il dipartimento di protezione civile del ministero degli Interni.
“Anche se non abito in un comune come San Miniato, dove il rischio alluvione è alto, ho comunque partecipato all’iniziativa con interesse – afferma una passante –. Ben vengano idee come questa, volte a tutelare i cittadini. Soprattutto perché si parla di episodi sempre più frequenti, in grado di lasciare un segno profondo nelle comunità colpite”.
Tra ieri e stamani hanno presenziato all’iniziativa anche gli amministratori comunali tra cui l’assessore alla protezione civile Chiara Rossi. Il punto informativo allestito in piazza dai volontari della Misericordia di San Miniato Basso, in collaborazione con la Misericordia di San Miniato, ha saputo attirare molti curiosi, soddisfando i loro dubbi.
“La campagna è andata bene, anche se è importante coinvolgere un numero ancora più ampio di persone – spiega Ilaria Nieri, responsabile della protezione civile per la Misericordia di San Miniato Basso -. Molti hanno il timore che si faccia una raccolta fondi o del semplice volantinaggio, quando in realtà il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare sulle buone pratiche da attuare in caso di alluvione. Purtroppo il nostro è un territorio a rischio, per questo serve ancora di più informarsi e fare del passaparola. Tra le persone che sono passate ce ne sono state alcune che si sono commosse, poiché hanno vissuto in prima persona questa esperienza”.
Sul posto inoltre è possibile ripercorrere una cronistoria, fatta di immagini e brevi descrizioni inerenti tutti gli eventi alluvionali che hanno interessato il fiume Arno: dopo Firenze, Pisa e Pontedera, si arriva a mostrare la prima disastrosa alluvione a Ponte a Egola nel 1977, in cui si registrarono circa 800 sfollati. “Nonostante fossi molto piccola, ho ancora ben impresso il ricordo dell’alluvione che colpì Ponte a Egola nel 1993 – continua Ilaria Nieri –. Quelle avvenute recentemente, invece, le ho vissute da soccorritrice. In particolare l’anno scorso, durante le evacuazioni di Roffia, abbiamo agito mantenendo la calma e invitando le persone a non farsi prendere dal panico. Le istruzioni che abbiamo dato durante questa iniziativa servono proprio per evitare che le persone si trovino impreparate”.
L’invito è dunque quello di passare questo pomeriggio da piazza della Pace e ascoltare qualche consiglio prezioso che potrebbe salvarvi la vita.
Servizio e Foto
di Serena Di Paola