



Otto asili nido, più tre privati, in grado di accogliere quasi 200 bambini. Un centro cottura dove cucinare e sporzionare il cibo per le mense, 7 scuole dell’infanzia, 9 scuole primarie una per ogni frazione, 3 scuole medie e due scuole superiori e 5 corsi della scuola superiore Sant’Anna ospitati nel comune.
Investimenti per la sola manutenzione ordinaria di oltre 162 mila euro, più due progetti di ampliamento per l’edilizia scolastica già finanziati dalla Regione. Investimenti costanti e importanti, come spiega l’assessore Manola Guazzini: “Solo per la manutenzione ordinaria abbiamo speso circa 162mila euro che sono serviti per i piccoli lavori, per garantire una ripresa serena della lezioni, investendo 31mila euro, quasi 42mila euro a San Miniato Basso, 34mila euro a La Scala, Isola, Roffia e Ponte a Elsa, 25mila euro per Ponte a Egola, Stibbio e San Romano e 27mila euro per La Val d’Egola. Mentre – continua Guazzini – alla Vinci e al Sacchetti abbiamo ritinto tutti gli ambienti interni”. Ma gli investimenti che la giunta Gabbanini e in particolare l’assessore Guazzini hanno messo in campo non si fermano qui. “Ci sono – continua Guazzini – i progetti di riqualificazione come quello della Don Milani dove grazie a un finanziamento regionale di oltre 400mila euro l’edificio verrà interamente risistemato per quanto riguarda gli impianti e dotato di moderne tecnologie per il risparmio energetico. All’asilo nido Il pinocchio, invece, è in cantiere la sistemazione dei pavimenti con il parquet, l’imbiancatura e la sistemazione degli infissi. Alla scuola dell’infanzia invece la messa in sicurezza della pavimentazione con il parquet riguarda tutti i 350 metri quadri di superficie. Alla Scala, Isola, Roffia e Ponte a Elsa invece abbiamo sistemato l’area a verde della scuola materna dopo i danni del maltempo dello scorso 5 maggio”. Poi l’elenco degli interventi sull’edilizia scolastica è ancora lungo e passa dalla sostituzione della caldaie ai lavori di sanificazione degli ambienti alla sostituzione degli strumenti necessari a rendere la scuola un ambiente sicuro e accogliente. Piccoli interventi che servono per il mantenimento degli edifici e per evitare il deterioramento di un patrimonio vasto e articolato su quattro ordini di scuole attraverso un lavoro costante dell’assessore ai lavori pubblici Guazzini e dei suoi uffici.
Poi ci sono tutti gli investimenti che vengono fatti per tutti servizi collaterali alla scuola, a partire dalle mense. “A San Minato – prosegue l’assessore Rossi -, in tutto il comune, la qualità del cibo è garantita quotidianamente da un centro cotture e dai progetti avviati per l’educazione a un’alimentazione corretta e allo stesso tempo legata alla nostra cultura, senza per questo penalizzare anche la cucina etnica: abbiamo provato anche a inserire alcuni piatti tipici di altre culture come ad esempio Cous Cous di verdure. Pensate che a San Minato ogni pasto ai bambini costa circa 2 euro se acquistate i pacchetti oppure 2 euro e 40 centesimi se presi singolarmente, soldi che ovviamente non coprono i costi e le cui tariffe anche nel caso del trasporto scolastico non sono aumentate grazie al recupero crediti che abbiamo messo in atto”. Per la refezione scolastica dal 2002 al 2007 dovevamo ancora riscuotere 219mila euro, mentre per il trasporto scolastico si parlava di 63mila euro e 36mila per gli asili nido.
“Abbiamo attivato tutte le procedure per tentare di recuperare questi soldi – spiega il sindaco di San Miniato, Vittorio Gabbanini -. Alcuni hanno pagato e si sono messi in regola, purtroppo sempre più famiglie sono in difficoltà a causa della crisi che spesso comporta la perdita del lavoro per almeno uno dei genitori. Il debito che si accumula tende perciò a crescere negli anni, assumendo cifre sempre più importanti. Alla fine dell’anno faremo un calcolo e potremo vedere di quanto siamo riusciti a rientrare”. Insomma un scuola, quella di San Miniato, su cui il comune investe e lo confermano i numeri. Negli ultimi cinque anni i numeri della popolazione scolastica sono sensibilmente aumentati: 23 unità per la scuola dell’infanzia, 93 per la scuola primaria, mentre risultano in calo gli iscritti alla scuola secondaria di primo grado: -24 ragazzi. (gab.mor.)