


“Abbiamo intensificato i controlli attraverso l’uso sperimentale di telecamere posizionate in diversi punti del territorio e con la presenza assidua sul territorio degli ispettori ambientali, i quali sono autorizzati ad aprire e verificare l’interno dei sacchetti dell’immondizia per risalire agli eventuali trasgressori che hanno abbandonato il rifiuto”. Lo spiega l’assessore all’ambiente del comune di Santa Maria a Monte Elisabetta Maccanti, ferma nella volontà di bloccare l’abbandono dei rifiuti che a volte formano discariche sul territorio comunale.
“Dopo un iniziale periodo di tolleranza nei confronti dei cittadini – spiega l’assessore – dovuto all’introduzione a giugno dello scorso anno del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti del porta a porta, questa amministrazione non intende in alcun modo tollerare che vi siano ancora persone che abbandonano rifiuti in zone del nostro territorio, senza rispetto per la tutela dell’ambiente e dei cittadini che si impegnano nel fare la raccolta differenziata”. L’amministrazione sta provvedendo a ripulire il territorio: dopo la zona delle Callette, delle Pianore, Tavolaia e via Capanne (leggi anche Rifiuti, S. Maria a Monte pulisce e promette più multe ) ha rimosso un grande quantitativo di rifiuti (scarti di lavorazione di pelli) gettati in golena d’Arno. Il recupero è stato molto difficile in quanto i rifiuti si trovavano vicino all’acqua, con l’evidente pericolo che venissero trascinati via dalle correnti e quindi non più recuperabili e ha richiesto l’intervento di una ditta con mezzi speciali per la loro rimozione. “Provvederemo adesso – romette l’assessore – a ispezionare il contenuto dei sacchi recuperati alla ricerca di qualche indizio che ci permetta di risalire ai trasgressori, i quali, se identificati, saranno sanzionati”.