La notizia ha colto molti di sorpresa, anche all’interno del partito. Cristian Pardossi ha rassegnato oggi le dimissioni dalla segreteria regionale del Pd, attraverso una lettera inviata al segretario Dario Parrini e pubblicata nel pomeriggio anche sulla propria pagina Facebook. “Dimissioni immediate e irrevocabili” quelle di Pardossi, giustificate da ragioni personali legate ai nuovi impegni lavorativi. Questa la ragione “esclusiva”, dice di Pardossi, che lo ha portato alla decisione di fare un passo indietro, anche se l’ex assessore castelfranchese, tra le righe della lettera, non manca di sottolineare una certa insofferenza verso una politica che appare sempre più povera di partecipazione e di confronto.
Per conoscenza, la stessa lettera è stata anche recapitata al aindaco di Pisa e presidente della provincia Marco Filippeschi, ai parlamentari Paolo Fontanelli, Maria Chiara Carrozza, Federico Gelli e Maria Grazia Gatti, ai consiglieri regionali Antonio Mazzeo, Alessandra Nardini e Andrea Pieroni, al sindaco di Castelfranco Gabriele Toti, al segretario provinciale Alessio Lari, al coordinatore di zona Massimo Baldacci e segretario comunale Federico Grossi . “Le ragioni di questa mia scelta – scrive Pardossi – affondano le proprie radici in questioni esclusivamente di carattere personale, legate alle caratteristiche del mio nuovo lavoro, che mi tiene impegnato per molta parte del mio tempo, impedendomi così di ricoprire al meglio responsabilità direttive come quelle che mi sono state affidate in segreteria regionale”.
Una scelta che chiude, almeno per adesso, un impegno politico iniziato già da giovanissimo in qualità di segretario provinciale della Sinistra Giovanile, a cui fino al 2014 Pardossi ha affiancato l’impegno nel Comune di Castelfranco di Sotto in qualità di assessore. “Credo sia venuto il momento di fare altre e nuove esperienze sul piano umano e professionale –prosegue Pardossi – che mi permettano di crescere ancora come persona e come cittadino.
Tuttavia, Pardossi precisa che le dimissioni dalla segreteria non sono dimissioni dalla politica: “È proprio a tal proposito che mi sento di esprimere la mia più grande preoccupazione – scrive -: quella di veder deperire sempre più repentinamente i luoghi, le occasioni e le forme della partecipazione politica, della crescita culturale e civica, in un Paese e in un contesto che invece ne avrebbero un grande bisogno. Sono convinto della necessità dell’esistenza di partiti veri, vivi e vitali; di luoghi in cui ci si alleni alla salutare “fatica” del confronto. Perciò credo sia urgente un impegno per rivitalizzarli, facendoli tornare a svolgere la funzione fondamentale che essi hanno in una democrazia, specie in un momento in cui essa vive le sfide globali che ben conosciamo. Spero che anche il partito toscano possa lavorare concretamente alla riattivazione di forme e occasioni di partecipazione”.