





Dieci ragazzi e un viaggio nella Memoria. Dal 7 all’11 maggio, i ragazzi hanno partecipato al pellegrinaggio ai campi di sterminio nazifascisti, organizzato e partecipato dall’Aned Provincia di Pisa.
Il pellegrinaggio, voluto fortemente da tutti gli ex deportati che volevano consegnare la loro testimonianza soprattutto alle nuove generazioni, viene ogni anno proposto dai servizi educativi e scolastici – Ciaf Maricò tramite due educatori referenti del progetto il Baule della Memoria in collaborazione con l’istituto comprensivo statale. Dopo un percorso propedeutico nei mesi precedenti la ricorrenza del 27 gennaio (Giorno della Memoria) all’interno di tutte le classi terze della scuola media di Santa Croce e di Staffoli si scelgono un alunno per classe in seguito ad un concorso grafico pittorico, i quali accompagnati dagli educatori del progetto, da un amministratore e da un insegnante vengono preparati ad affrontare l’esperienza.
Dopo il saluto del primo cittadino Giulia Deidda, è stato proiettato un filmato con i racconti dei ragazzi che, nei mesi scorsi, hanno preso parte al viaggio a Dachau, Ebensee, Gusen, Harteim, Mauthausen. Un video toccante, dove gli alunni hanno messo in evidenza le loro emozioni, le loro rielaborazioni dell’esperienza rispetto alla situazione attuale. L’intervento di una ragazza M. Vittoria Bellofatto rappresentante il Comitato della Memoria, nato in seguito al pellegrinaggio del 2008, ha voluto sottolineare come il pellegrinaggio è realmente un passaggio di un testimone che deve essere coltivato, con impegno e passione per continuare a difendere quei valori democratici che sono alla base della nostra Costituzione, per cui molte persone hanno dato la propria vita.
Poi il partigiano Roberto Carpina ha raccontato alcuni episodi di guerra avvenuti in quel periodo sul nostro territorio: “Partii volontario all’età di 16 anni – ha detto -, insieme ad altri 40 santacrocesi nel gruppo combattimento Cremona aggregato all’ottava armata britannica arruolato il 13 febbraio 1945”. Anche l’assessore Marco Baldacci, nel mese di maggio, ha accompagnato i ragazzi al pellegrinaggio. “Un’esperienza toccante – ha detto – che ci ha fatto riflettere molto. La nostra amministrazione ha finanziato questo progetto e continuerà con forza a sostenere questo genere di iniziative”. Massimo Fornaciari, a nome della vicepresidente Aned Laura Geloni, figlia del deportato Italo Geloni, ha letto il Giuramento di Mauthausen. “La libertà – ha detto in conclusione – dei popoli è indispensabile: vogliamo conservare nella nostra memoria la solidarietà internazionale del campo e trarne i dovuti insegnamenti”.
L’assessore alla Memoria Bucci ha ribadito l’importanza della memoria emotiva e storica come patrimonio da salvaguardare e come impegno dell’Amministrazione a continuare a sostenere e ad investire in questo progetto il quale oltre che a mantenere vivo il ricordo di ciò che è stato deve servire soprattutto per quel “mai più” scritto in tutte le lungue che sventola nel campo di Mauthausen.
Il passato non serve solo per ricordare o commemorare ma per stimolare una coscienza critica anche e soprattutto su ciò che viviamo oggi. Molti gli interventi di cui quello Agostino Dani, fratello di Alberto Dani, anti-fascista fucilato a Pisa dai repubblichini nonché marito di Silvia Billi, figli a di Paolo Billi, attivo fin daglia anni ’30 come responsabile locale della rete empolese di resistenza al regime fascista. Tra gli intervenuti anche Sabrina Guidi, ex assessore comunale, che ha dato inizio, durante il suo mandato, al progetto Baule della Memoria. Tra i presenti Giorgio Giannoni, anti-fascista compagno di Carpina e varie associazioni del territorio, quali l’Associazione Arturo, il Centro Giovani Santa Croce Rock City, l’Anpi di Fucecchio, Montopoli e Santa Croce, Circolo Sel, un testimone del periodo storico Renzo Nazzi ed altri ragazzi del Comitato, oltre agli insegnanti dell’Istituto Comprensivo, tra cui Gabriele Falchi che ha sostenuto l’importanza della scuola nel trasmettere valori e ideali civici e democratici.