Si è spenta all’alba di questa mattina Daniela Pagni, residente a Marti, nel Comune di Montopoli, storica presidente del locale gruppo archeologico “Isidoro Falchi”. Una scomparsa improvvisa, all’età di soli 63 anni, che ha scosso gli abitanti del paese e in generale dell’intero territorio montopolese dove Daniela Pagni era molo conosciuta.
A causare la morte un malore improvviso, forse un arresto cardiaco, che avrebbe colpito la donna intorno alle 5,30 nella propria abitazione in via Borgo d’Arena. Immediato l’intervento del marito, il dottor Valter Marianelli, titolare di uno studio dentistico a Fornacette, che ha subito allertato il 118 ricevendo sul posto l’intervento un’ambulanza e un’auto medica. I sanitari, tuttavia, non sono riusciti a rianimare la donna. Daniela Pagni lascia anche tre figli: Alberto, odontotecnico in uno studio dentistico di Ponsacco e le figlie Alessandra e Aurora. La più grande, Alessandra, di 29 anni, è un’apprezza soprano protagonista di opere liriche sui più importanti palcoscenici italiani ed europei; lo scorso luglio era stata premiata come vincitrice del Premio Donna Più organizzato dall’Avis di Capanne. Il fratello, Daniele Pagni, è agente della polizia municipale di Montopoli.
Anche l’amministrazione comunale, attraverso le parole del sindaco Giovanni Capecchi, ha voluto esprimere il proprio cordoglio per la scomparsa della donna: “Esprimiamo tutto il nostro cordoglio per l’improvvisa e prematura scomparsa – scrive Capecchi -. Nel ricordo di quanti l’hanno conosciuta, rimarrà il suo esempio di amore e passione verso l’archeologia. È stata un’instancabile sostenitrice ed una figura di riferimento anche per gli archeologi che hanno condotto campagne di scavi sul territorio montopolese, alla ricerca di tracce e reperti di un passato molto lontano. A lei va tutta la stima e gratitudine per il generoso contributo offerto a beneficio dell’intera collettività”.
La salma è da questo pomeriggio nei locali della Pubblica Assistenza di Capanne. I funerali sono fissati per le ore 10 di venerdì 2 ottobre. nella chiesa di Marti. (g.p.)