C’è prima di tutto l’Arno, tra le preoccupazioni degli abitanti di San Donato, nel Comune di San Miniato. Sarà questo, infatti, il tema portante della Consulta di frazione fissata per giovedì 1 ottobre, che vedrà la partecipazione di tutti gli enti coinvolti nella manutenzione e nella gestione del fiume. Insieme all’assessore ai lavori pubblici Manola Guazzini, ci saranno anche l’ingegnere Andrea Carli della Provincia, il collega Federico Cioni del Genio Civile e il presidente del Consorzio di Bonifica del Basso Valdarno Marco Monaco. L’appuntamento è fissato per le 21,30 alla scuola elementare in via del Pratuccio.
I cittadini chiedono garanzie e sicurezza, di fronte a situazioni di potenziale pericolo che da tempo attendono una soluzione, unite anche al più recente tema del nuovo regolamento urbanistico che ha previsto nelle carte la realizzazione di un grande magazzino della catena Penny Market a ridosso della ferrovia. Temi legati tra loro, che al centro della questione hanno prima di tutto la messa in sicurezza del corso d’acqua. In primo luogo si attendono risposte in merito alla sistemazione della sponda sinistra, dove nei pressi del ponte si è verificato da tempo un cedimento dell’argine, proprio a ridosso dell’abitato. “La causa è abbastanza evidente – afferma il coordinatore della Consulta Giancarlo Fiaschi –. In quel punto l’acqua passa da una strettoia: sotto i piloni del ponte i depositi hanno creato una serie di isolotti che di fatto provocano dei mulinelli che stanno erodendo la sponda sinistra”. Alla Consulta, quindi, si discuterà della possibilità di rimuovere i depositi al di sotto del ponte, nonché il celebre isolotto proprio al centro dell’Arno. Sbancato completamente alcuni anni fa, l’isolotto si è subito riformato nello stesso punto e ormai è interamente ricoperto da piante e vegetazione. Da tempo i cittadini ne chiedono la rimozione, spaventati dal rischio che possa ostacolare il deflusso delle acque in caso di piena. “L’isolotto si riformerà sempre fin tanto che non verrà sistemata la sponda sinistra”, afferma Fiaschi. Tra le richieste della Consulta, infatti, c’è la messa in sicurezza di tutto l’argine dell’Arno da Ventignano fino a San Romano. Altro tema di discussione, la regolamentazione degli orti presenti all’interno dell’alveo del fiume: “Perché ad oggi – aggiunge il coordinatore – assistiamo ad una situazione di degrado incredibile. Per non parlare della vegetazione e delle piante che crescono dentro l’alveo”.
Inevitabile, infine, non affrontare la questione del magazzino Penny Market, la cui realizzazione, come deciso nel consiglio comunale del 7 agosto, è stata rinviata al futuro collaudo della cassa d’espansione di Roffia, in modo da valutarne gli effetti sulla sicurezza dell’Arno. Un rinvio deciso dopo il parere pervenuto dal Genio Civile, il quale, in una nota recapitata al Comune lo scorso luglio, definisce “del tutto inopportuno, in tali contesti, localizzare trasformazioni urbanistiche con ulteriore impegno di suolo, che di fatto non possono che aumentare l’esposizione a rischio idraulico, già in essere nella località di San Donato”. Una posizione che ha spinto il coordinatore Fiaschi a condividere una lettera con tutte le associazioni che compongono la Consulta. Lettera inviata all’amministrazione all’inizio di settembre, nella quale si sottolinea come la scelta di rinviare la costruzione al collaudo della cassa di Roffia “non ci rende tranquilli – si legge – perché non è detto che il bacino sia sufficiente a risolvere i problemi di San Donato”.
Giacomo Pelfer