


Il cucciolo li andrà a trovare per altri 7 incontri. Saranno gli ospiti della casa di riposo Meacci di Santa Croce sull’Arno a prendersi cura di lui, nel corso di pet therapy promosso, a titolo completamente gratuito, dall’associazione sportiva dilettantistica Dobre Dog, iscritta al registro delle associazioni sportive dilettantistiche del Coni per il centro Italia e convenzionata con la facoltà di Pisa.
Al termine del progetto, che prevede un ciclo di 8 incontri con gli operatori della durata di un’ora e mezzo e per un periodo di due mesi, gli ospiti adotteranno un cane dal canile comunale. Durante il primo incontro gli operatori, che avevano già concordato con la responsabile e il personale della struttura la programmazione delle attività, hanno voluto conoscere gli anziani, i quali hanno raccontato le loro esperienze con gli animali domestici e in particolare con i cani. Poi è stato loro presentato il cagnolino che hanno accarezzato e nutrito e che hanno accompagnato in un breve giro in giardino. L’esperimento ha avuto successo e tutti gli ospiti si sono dimostrati entusiasti dell’idea di proseguire nell’esperienza. Nel corso del progetto sarà effettuata la già prevista adozione, da parte degli ospiti della struttura, di un cane prelevato dal canile comunale. Il cane è infatti tra gli animali domestici, quello che vanta le più antiche consuetudini di convivenza e le più elevate capacità di relazione con l’uomo. “Si tratta di una scelta oculata e motivata – spiega l’assessore alla Coesione sociale Carla Zucchi – che risponde anche alla reiterata richiesta di alcuni ospiti e che porterà, a nostro parere, nuovi interessi e maggiore vivacità tra gli anziani della casa di riposo. Occuparsi di un essere più fragile, e in particolare di un animale, è un atto di cura utile e prezioso a tutte le età e, nel caso di persone anziane, che abbiano magari avuto simili esperienze in passato o che abbiano dovuto rinunciarvi proprio al momento di essere ospitati in una struttura, è ancora più importante: accresce l’autostima e la sicurezza, stimola a svolgere attività motorie o riabilitative in compagnia e nella forma del gioco, attiva uno scambio empatico diretto e favorisce la condivisione di un progetto comune”.