Rione Le Fornaci in difficoltà, questa sera la riunione

23 settembre 2015 | 17:07
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Rione Le Fornaci in difficoltà, questa sera la riunione

Appena due mesi fa avevano trionfato nel Palio del Cuoio di Ponte a Egola. Una vittoria conquistata al termine di un’annata mai così complicata per il rione Le Fornaci, alle prese da tempo con una crescente carenza di partecipazione, che lo scorso luglio ha costretto i biancoazzurri a dare forfait nelle gare del minicaratello e del caratello intermedio. A dicembre, poi, era arrivata anche lo “sfratto” della storica sede ospitata nell’antica Conceria dell’Orologio.

Da allora l’attività del rione prosegue grazie all’impegno e agli spazi messi a disposizione dai dirigenti biancoazzurri, ma i problemi sembrano tutt’altro che prossimi a una soluzione. Da qui la decisione di rivolgere un grido d’aiuto a tutti gli abitanti del rione biancoazzurro, chiamati all’appello per una riunione generale in programma questa sera, giovedì 24 settembre, nei locali del circolo Arci di Stibbio. “Perché senza persone e senza sede non possiamo sopravvivere”, spiega il caporione Francesco Combatti, che nei giorni scorsi ha consegnato una lettera d’invito, casa per casa, a tutto il quartiere biancoazzurro. “Ormai siamo rimasti sempre gli stessi a portare avanti le attività – prosegue – e negli ultimi mesi non si è fatto avanti nessuno. E in queste condizioni non siamo neppure in grado di poterci permettere una nuova sede con un canone d’affitto. Così abbiamo pensato di organizzare questo incontro, nella speranza che qualcuno possa rendersi disponibile per dedicare al rione almeno un po’ del proprio tempo”.
In caso contrario, i rischi sul futuro del rione e le ripercussioni sul Palio del Cuoio potrebbero diventare pesanti. “Appare evidente – si legge nella lettera diffusa da Le Fornaci – che in queste condizioni il rione non può andare avanti”. Senza sede, con la carica di caporione in cerca di un successore e una “forza lavoro” ridotta ormai ai soli componenti del consiglio, il rione Le Fornaci rischia sul serio di chiudere i battenti. “Quindi – conclude la lettera – vi invitiamo a un attimo di riflessione partecipando alla riunione”.

Giacomo Pelfer